Non risponde alle chiamate degli amici: uomo trovato morto in casa

Un uomo di 42 anni è stato trovato privo di vita martedì pomeriggio all’interno del suo appartamento di San Vito di Leguzzano, in provincia di Vicenza.

Macabra scoperta in un appartamento di San Vito di Leguzzano, in provincia di Vicenza, dove un uomo di 42 anni è stato trovato privo di vita. L’allarme è scattato martedì pomeriggio quando due amici sono andati a trovarlo, ma, dopo le mancate risposte dell’uomo, hanno chiamato le forze dell’ordine.

San Vito di Leguzzano uomo morto casa
(Foto da Canva) – Tuttogratis.it

I carabinieri, giunti sul posto, sono entrati nell’abitazione trovando il 42enne riverso sulla scrivania. Vano ogni tentativo di soccorso per l’uomo che sarebbe deceduto almeno due giorni prima del tragico ritrovamento. A stroncarlo pare possa essere stato un malore.

San Vito di Leguzzano, non risponde alle chiamate degli amici: 42enne trovato morto in casa

San Vito di Leguzzano uomo morto casa
(Foto da Canva) – Tuttogratis.it

Un uomo è stato trovato morto all’interno della sua abitazione di San Vito di Leguzzano, piccolo centro in provincia di Vicenza. Si tratta di Andrea Gobbi, operaio metalmeccanico di 42 anni che abitava da solo in un appartamento sito in via Gabriele D’Annunzio.

La tragica scoperta nel pomeriggio di martedì 6 settembre quando, riportano i colleghi de Il Giornale di Vicenza, due amici si sono recati a far visita al 42enne preoccupati di non riuscire a contattarlo telefonicamente. I due, dopo aver suonato più volte il campanello senza ottenere alcuna risposta, hanno chiamato i carabinieri segnalando l’accaduto.

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In pochi minuti, sul posto è arrivata una pattuglia. I militari dell’Arma della stazione di Schio hanno fatto irruzione in casa ritrovandosi di fronte alla tragica scena: il corpo di Gobbi riverso esanime sulla scrivania. Nel frattempo sono arrivati i soccorsi a cui non è rimasto altro che dichiararne il decesso.

Da quanto appurato, riferisce Il Giornale di Vicenza, la morte potrebbe risalire a due giorni prima della scoperta e sarebbe stata provocata da un malore, probabilmente un infarto. A chiarirlo potrebbero essere i successivi esami sulla salma che l’autorità giudiziaria potrebbe disporre nelle prossime ore.

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Sgomento tra i colleghi del 42enne che lavorava presso la Comi, officina meccanica di Schio. Qui aveva abitato per anni prima di trasferirsi due mesi fa a San Vito di Leguzzano.

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