Un escursionista di 66 anni, disperso da ore sulle montagne del Verbano Cusio Ossola, è stato trovato morto dai soccorritori lungo un sentiero.
Ritrovato morto nel tardo pomeriggio di ieri l’escursionista di 66 anni disperso sulle montagne della valle Anzasca, nella provincia del Verbano Cusio Ossola. L’uomo aveva raggiunto le cime per una gita, ma non ha più fatto rientro, circostanza che ha fatto scattare l’allarme.
Il soccorso alpino ha attivato la macchina delle ricerche, conclusesi con il tragico ritrovamento poche ore dopo. Il cadavere del 66enne era riverso al suolo lungo un sentiero. Si ipotizza, dopo i primi riscontri, che possa essere stato colto da un malore durante la passeggiata.
Verbano Cusio Ossola, escursionista disperso: trovato morto lungo un sentiero
Aldo Venturi, 66enne di Milano, è stato trovato morto nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 5 settembre, sulle montagne della valle Anzasca, nella provincia del Verbano Cusio Ossola.
Il 66enne si era recato in montagna per un’escursione, ma non aveva più dato sue notizie. La sorella, preoccupata per il mancato rientro, riporta Il Corriere della Sera, ha lanciato l’allarme e sono scattate le ricerche. Gli uomini del Soccorso Alpino, i vigili del fuoco e ed il Sagf (Scuola alpina della Guardia di Finanza) hanno setacciato tutta l’area e, alcune ore dopo, la tragica scoperta: il corpo riverso a terra lungo un sentiero nei pressi della frazione di Roletto. Inutile ogni tentativo di rianimazione.
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Ora si dovrà stabilire cosa possa essere accaduto a Venturi. Dai primi accertamenti, scrivono i colleghi de Il Corriere della Sera, sembra che l’uomo possa essere stato stroncato da un malore improvviso mentre camminava lungo il sentiero. Un malore che non gli avrebbe dato neanche il tempo di chiedere aiuto. Sul corpo pare non vi fossero, difatti, segni di violenza.
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Si tratta della terza tragedia in poco più di una settimana in Valdossola: nei giorni scorsi due ricercatori di funghi, prima dati per dispersi, sono stati trovati morti dai soccorritori. Per questa ragione, il soccorso alpino raccomanda di procedere sempre con prudenza in questi luoghi e se, possibile, accompagnati da qualcuno.
