Durante il volo, gli assistenti di volo ci chiedono di fare determinate cose: vi siete mai chiesti i motivi? Eccoli svelati
Quando saliamo su un aereo, per un motivo o per un altro siamo sempre molto eccitati e sopraffatti dall’emozione.
Per quante volte si possa prendere, si è sempre molto su di giri. La paura di fare tardi, chi si siederà di fianco a noi, la paura delle turbolenze, la fila ai controlli. Insomma, numerose cose che ci fanno stare in ansia o che tendono ad emozionarci. Eppure, quando siamo seduti al nostro posto, ci viene chiesto di fare determinate cose. Scopriamo che cosa, e perché.
Durante il volo siamo sempre su di giri. Che sia una vacanza, o un viaggio di lavoro, siamo sempre in grande fermento. Siamo lì al cellulare a raccontare cosa c’è intorno a noi, prima della partenza e una volta subito atterrati. Eppure, mentre per le tratte lunghe cerchiamo di capire come evitare il jet lag, ci vengono chieste alcune cose da fare.
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Tra queste, oltre allacciare sempre la cintura (e il motivo non è da spiegare), ci viene chiesto durante il decollo e l’atterraggio, di spegnere il telefono (in alcuni casi non è consentita nemmeno la modalità aereo), aprire gli oscuratori (ovvero non abbassare ciò che oscura il finestrino), e tenere lo schienale dritto e il tavolino di fronte a noi chiuso. Ma come mai? Quali sono i motivi di queste misure?
Se siete concentrati a prendere le misure necessarie in aereo per non otturare le orecchie, non distraetevi da quanto vi viene chiesto dal personale di bordo. Perché ci viene chiesto di spegnere lo smartphone? Il motivo è dato dal fatto che il segnale degli smartphone potrebbero infastidire le strumentazioni di bordo o interferire con le comunicazioni radio. In particolare in fase di decollo ed atterraggio in quanto i ripetitori sono proprio a terra, a cui il telefono cerca di agganciarsi.
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È una misura di prevenzione, così come tenere alzati gli oscuranti dei finestrini. Il motivo di questo curioso comando è dato da una misura di sicurezza. Infatti, il personale di bordo ha un tempo medio di 90 secondi per evacuare l’aereo ed è fondamentale comprendere, attraverso i finestrini, cosa sta accadendo all’esterno e avere riferimenti. O permettere ai soccorsi a terra di capire cosa sta accadendo all’interno dell’aereo, ma lo stesso passeggero, curioso di natura, durante il volo potrebbe segnalare (e lo farebbe in maniera tempestiva) qualcosa si anomalo esterno all’aereo al personale di bordo.
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