Lavare le mani è sicuramente un’abitudine sana e corretta da adottare. Non tutti però le asciugano in modo corretto; ciò potrebbe vanificare le azioni per salvaguardare la nostra salute
Uno dei gesti più semplici e allo stesso tempo più efficaci per mantenerci in salute è quello di lavarsi regolarmente le mani.
Pensate alla quantità di azioni che possiamo compiere quotidianamente: soffiare il naso, starnutire coprendo la bocca, accarezzare animali domestici, maneggiare soldi, spingere pulsanti dell’ascensore, andare in bagno, buttare la spazzatura, ecc. Infinite mosse che comportano il deposito di germi sui nostri arti. Per questo è così importante l’igiene. É una lezione che sapevamo da tempo ma che negli ultimi due anni, in epoca Covid, ha assunto una sfumatura ancora più significativa.
Siete bravissimi se vi lavate le mani con regolarità ma le asciugate nel modo corretto? Cosa dice la scienza
Lavarsi le mani può mantenerci in salute perché previene la diffusione di infezioni respiratorie e diarroiche. I germi possono diffondersi sia da persona a persona o toccando superfici sporche.
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Gli scienziati dicono che il modo corretto per compiere questo gesto è il seguente: inumidire le mani con acqua pulita, insaponare per circa 20 secondi assicurandosi di non trascurare gli spazi tra le dita e sotto le unghie. Non dimenticare i polsi.
Tuttavia, il dottor David Webber, un microbiologo dell’University College di Swansea, ha affermato che coloro che non si asciugano adeguatamente le mani potrebbero incorrere in danni peggiori rispetto a non lavarle affatto.
Gli studi, infatti, sostengono che l’85% dei microbi diffusi dalle persone che contaminano le superfici si verificano quando le mani sono ancora umide.
La pandemia ha posto l’attenzione sulla corretta metodologia di lavarsi le mani. Sono state diffuse dettagliate linee guida anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Eppure, non esiste un piano del genere sulle procedure per asciugarle che sono altrettanto fondamentali.
Il trasferimento di batteri è direttamente correlato al tempo e all’efficacia dell’asciugatura; diminuisce progressivamente man mano che l’acqua viene rimossa.
Secondo il dottor Webber il modo migliore è definito quello del “chirurgo”, ossia facendo scorrere l’asciugamani in ogni incavo tra le dita.
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Mai rimuovere l’umidità residua strofinandosi sui pantaloni o sulla gonna: i batteri potrebbero raccogliersi sui vestiti, vanificando lo scopo di lavarsi le mani. Anche il getto di aria calda sarebbe da evitare poiché disperde germi e virus nell’ambiente.