Una pizza da 8300 euro. Non è la famigerata pietanza servita nei ristoranti di Flavio Briatore che ha riempito i quotidiani durante gli scorsi mesi. Ecco chi la prepara e perché costa così tanto
Il noto imprenditore piemontese Flavio Briatore è proprietario della catena di ristoranti “Crazy Pizza” che vanta punti vendita sparsi in tutto il mondo: da Londra a Montecarlo passando per Porto Cervo, Arabia Saudita, Roma e Qatar e Milano.
All’inizio dell’estate corrente, di preciso nel mese di giugno, è stato oggetto di una polemica sul cibo prediletto dagli italiani, simbolo della nostra cucina a livello internazionale: la pizza. Briatore, infatti, ha sollevato un vespaio a causa delle dichiarazioni sul costo economico e consueto di una comune pizza rispetto ai prezzi decisamente più esosi proposti nei suoi locali. Ha messo in dubbio la qualità degli ingredienti usati. Una pizza al pata negra venduta da lui ha il costo di ben 65 euro. Non siamo minimamente vicini al prezzo della pizza più cara del mondo, roba da far impallidire un miliardario. Si parla di 8300 euro. Scopriamo chi la realizza e perché costa così tanto.
La pizza più cara del mondo costa 8300 euro ed è opera di Renato Viola. Perché ha un prezzo così esorbitante
La pizza più cara del mondo costa 8300 euro ed è opera del Mastro Pizzaiolo cilentano Renato Viola. Oggi risiede a Miami dove ha aperto un ristorante italiano nel cuore di South Beach.
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Il nome che ha dato alla sua pietanza è Luigi XIII. Viene spontaneo chiedersi cosa la renda così pregiata tanto da avere un prezzo da capogiro.
Consta in una lunghissima preparazione. Si parte dalla lievitazione che dura 72 ore (tre giorni). L’impasto viene impreziosito dal sale australiano di Murray River. Il condimento prevede tre diversi tipi di caviale (Oscietra Royal Prestige, Kaspia Oscietra Royal e Beluga Kaspia), oltre a gamberoni rossi di Acciaroli, aragosta di Palinuro, cicala del Mediterraneo. In conclusione anche poche gocce del Remy Martin Cognac Luigi XIII.
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La si può ordinare solamente a domicilio. Verrete serviti dallo chef in persona, accompagnato da una squadra formata da un sommelier e da un altro cuoco per cucinarla direttamente in casa e farla gustare al momento.