Novità e cambiamenti: ecco tutto quello che bisogna sapere sul congedo parentale. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
In arrivo, proprio per noi, tante entusiasmanti e interessanti novità per quanto riguarda il congedo parentale. Ecco tutto ciò che serve sapere.
Ebbene sì, sono in arrivato tante novità per quanto riguarda il tema del congedo parentale. Questi cambiamenti, in particolare, sono molto recenti e infatti sono stati decisi solo a partire dalla metà di questo mese. Se per tanto siete curiosi di scoprirne di più e sapere di cosa stiamo parlando, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di Tuttogratis.it.
Lo sapevate che sono in arrivo tanti nuovi cambiamenti in merito al congedo parentale? Ecco tutto quello che c’è da sapere
Secondo quanto stabilito dalle ultime novità in tema di congedo parentale, infatti, è previsto un aumento del periodo. Infatti, a partire dal 13 agosto nello specifico, questo congedo dovrà essere valido fino al dodicesimo anno di vita del figlio. Inoltre, viene aggiunta anche un’altra novità. Ovvero che a ciascun genitore, e quindi non più solamente alle madre, che è un lavoratore dipendente, spetteranno di diritto tre mesi.
Questi tre mesi, però è importante specificarlo, non potranno essere trasferibili e soprattutto corrispondono a un’indennità pari al 30 per cento della propria retribuzione normale. Ma non finisce qui! Ebbene sì, perché, sempre secondo gli ultimi cambiamenti in vigore, i genitori avranno diritto a un’ulteriore congedo. Anche questa volta avrà la durata di tre mesi complessivi e un’indennità pari al trenta per cento. La differenza, questa volta, è che potrà essere solo uno dei due genitori a sceglierlo.
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Per tanto, secondo le nuove norme, il congedo parentale prevede tre mesi per la madre, tre per il padre e tre da sorteggiare tra entrambi i genitori. Diversa, invece, è la situazione per coloro che sono genitori soli. In questo caso, infatti, il genitori ha diritto di assentarsi per un periodo di undici mesi continuativi o frazionati. In questa durata, inoltre, percepirà un’indennità pari al 30 per cento della retribuzione.
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Ci sono anche dei casi in cui i congedi parenti possono superare i nove mesi e arrivare fino al dodicesimo anno di vita. Sempre coperti dal 30 per cento pari alla retribuzione, per far sì che si possa attuare occorre che ci sia una condizione. Ovvero che il reddito individuale del genitore interessato sia inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione.
