Spesso pensiamo che basti spegnere un elettrodomestico per risparmiare in bolletta. Ci sbagliamo, ecco quali sono quelli che consumano anche da spenti
Il periodo che stiamo attraversando non è certo dei migliori. Il post-pandemia è arrivato con una serie di difficoltà che non prestano a fermarsi.
L’inflazione ha infatti causato i rincari di beni di prima necessità come il carburante, per non parlare degli aumenti in bolletta. Questo ovviamente spinge le famiglie d’Italia a fare economia sia al supermercato sia nel consumo di elettricità. Nonostante i vari aiuti dello stato come indennizzi e bonus, l’ultimo ammonta a circa 200 euro, sempre più persone non riescono ad arrivare a fine mese. Ci sono quindi dei consigli che sarebbe meglio seguire e mettere in pratica per risparmiare sia sulla spesa che sulle bollette di casa. Per quanto riguarda le utenze di energia elettrica, è utile sapere che ci sono elettrodomestici che anche in modalità “off” consumano e di conseguenza gravano sulla bolletta finale. Scopriamo quindi quali sono quelli a cui bisogna prestare maggiore attenzione.
Per risparmiare in bolletta tendiamo spesso a spegnere quegli elettrodomestici che una volta utilizzati non ci servono più. Alcuni di questi però, a nostra insaputa, continuano ad impattare l’ambiente e a gravare sulla bolletta di casa anche se non vengono usati. Se vogliamo quindi realmente risparmiare, ecco a quali elettrodomestici dobbiamo prestare maggiore attenzione.
La macchina del caffè anche quando è in modalità preriscaldamento, quindi con il tasto off attivo consuma sui 100w watt/h. Il consiglio è quello di staccarla dalla corrente e non limitarsi a spegnere il tool. Altrimenti si può arrivare a consumare sui 100 watt all’ora.
La maggior parte delle volte che spegniamo la tv, lo facciamo tramite telecomando, quindi il dispositivo resta in stand by, questo causa un aumento in bolletta. Il televisore dovrebbe infatti essere spento completamente, altrimenti vi è uno spreco di energia di quasi 2,50 watt ogni ora. L’ideale sarebbe acquistare quelli a Led, che gravano poco sulla bolletta finale.
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Il cellulare in carica causa un dispendio di circa 5 watt ogni ora. Spesso lo lasciamo in carica quando andiamo a dormire ma quest’abitudine ci costa cara in bolletta. Anche una volta carico, l’energia continuerà ad essere consumata. È quindi preferibile collegarlo alla presa elettrica durante il giorno.
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Sia il caricabatterie del cellulare che del pc, non dovrebbero essere lasciati nella presa. Spesso lo facciamo, così ci è più comodo, soprattutto quando andiamo a letto. Questo però causa uno spreco di energia, circa 1kwh dopo 1000 ore, ovvero circa 1,20 euro in un anno.
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