Sconto sul carburante: ma solo se presenterai la domanda entro il 30 novembre

La crisi economica post pandemica continua a causare difficoltà tra cittadini. Sempre più persone non riescono ad arrivare a fine mese perché i rincari sono esorbitanti.

Questo è dovuto soprattutto al fenomeno dell‘inflazione che è andato a colpire maggiormente i costi delle bollette di gas e luce ma soprattutto il carburante. Quest’ultimo ha causato davvero molti disagi a livello di trasporti, nonché un notevole aumento dei prezzi di volo. Ovviamente quello che più crea difficoltà è il fatto che gli stipendi restano tali, mentre i prezzi dei beni, anche quelli di prima necessità, continuano ad aumentare. Tra i vari bonus che lo stato ha erogato per aumentare il potere di acquisto e ridurre le difficoltà dei cittadini, sta per arrivare uno sconto sul carburante. Questo può essere davvero prezioso ma non riguarda tutti e soprattutto c’è una scadenza per fare domanda.

Sconto sul carburante: chi può riceverlo

L’aumento del carburante come sappiamo ha colpito soprattutto le famiglie. A farci le spese però sono state soprattutto le attività agricole che con il gasolio ci lavorano. Questo è infatti il settore più colpito a livello economico. C’è un tipo di gasolio che costa molto meno, presenta un colore diverso ma viene assegnato solo a pochi soggetti in modo agevolato. E stiamo parlando di agricoltori, mezzadri e coloni e imprenditori nel campo dell’agricoltura.

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Non mancano le iniziative a favore di questa categoria. In Piemonte infatti, se si presenta la domanda entro il 30 novembre 2022 tutti gli agricoltori della regione potranno ottenere sconti sul gaoslio, pagandolo a molto meno. ovviamente si tratta di una serie di aiuti da parte della regione per contrastare la crisi economica e idrica che sta colpendo soprattutto le attività agricole. Chi lavora nel campo dell’agricoltura quindi potrà beneficiare di una fornitura di gasolio aggiuntiva.

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Questa iniziativa è stata promossa anche per via del caldo anomalo che ha colpito l’Italia. Questo infatti, aggravato dalla mancanza di piogge, ha portato ad un maggiore consumo di carburante per irrigare i campi. Sono questi tutti i motivi che hanno portato il Piemonte a prendere questa decisione.