Durante la scorsa notte, in provincia di Udine, è morto, all’età di 57 anni, lo stimato giornalista e direttore di due quotidiani Omar Monestier.
Lutto nel mondo del giornalismo italiano. La scorsa notte è scomparso improvvisamente Omar Monestier, giornalista e direttore de Il Piccolo e del Messaggero Veneto. Il 57enne sarebbe stato colto da un malore improvviso mentre si trovava in casa.
Diffusasi la notizia del decesso, sono stati tanti i messaggi di cordoglio per la famiglia di Monestier che lascia la moglie ed i figli. Tra questi anche quello del governatore del Veneto Luca Zaia che si è voluto unire al cordoglio con un messaggio sulla propria pagina Facebook.
Giornalismo in lutto: morto Omar Monestier, direttore de Il Piccolo e del Messaggero Veneto
La scorsa notte, tra domenica 31 luglio e lunedì 1 agosto, è morto, all’età di 57 anni, il giornalista Omar Monestier. Secondo quanto scrivono i colleghi di Rai News, il 57enne sarebbe stato stroncato da un malore mentre si trovava nella sua abitazione di Brazzacco, frazione del comune di Moruzzo (Udine).
A trovarlo esanime questa mattina un familiare che ha subito contattato i soccorsi. Purtroppo all’arrivo dei soccorsi non c’è stato nulla da fare: i sanitari del 118 hanno potuto solo dichiararne il decesso che sarebbe avvenuto per cause naturali.
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Monestier, originario di Belluno, durante la sua carriera avviata diversi anni fa come collaboratore del Gazzettino, ha lavorato per numerose testate ed è ha anche ricoperto i ruoli di vicedirettore e direttore per diversi giornali appartenenti al Gruppo Gedi. Attualmente era alla guida dei due quotidiani Il Piccolo e Il Messaggero Veneto. Un professionista molto apprezzato nel giornalismo italiano. Lascia la moglie ed i figli.
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Una volta diffusasi la notizia, sui social si sono susseguiti numerosi messaggi di cordoglio ed in ricordo del giornalista. Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è unito al cordoglio scrivendo sulla propria pagina Facebook: “Un grande bellunese, un veneto Doc, un giornalista stimato in Veneto, ma anche in altre regioni d’Italia, in cui ha lasciato la sua impronta indelebile come in Friuli e in Trentino.
“Il tocco della sua penna – ha proseguito il governatore veneto- non si può scordare, per la finezza, per la concretezza e per il rispetto e la ricerca della verità che hanno sempre contraddistinto i suoi articoli, elevandolo così anche ruoli direzionali e di alto livello”.