Un uomo è stato condannato per appropriazione indebita dopo aver sottratto alla compagna un ’Gratta e vinci’ dal valore di mezzo milione di euro. La difesa è veramente impensabile
Ricordate la storia del Gratta e Vinci da 500mila euro sottratto da un tabaccaio spregiudicato a un’ingenua signora di 69 anni a Materdei, al centro storico di Napoli?
Aveva poi tentato la fuga ma è stato acciuffato. É una vicenda che risale a poco meno di un anno fa. Oggi l’uomo è stato condannato a 5 anni di carcere e una multa da 3.200 euro. Una circostanza simile è avvenuta nel riminese con l’aggravante che il furto è avvenuto all’interno di una coppia: raggiri e bugie hanno portato a un triste epilogo per un 52enne che si è macchiato di appropriazione indebita.
Gratta e Vinci: 52enne sottrae biglietto vincente da 500mila euro alla compagna
Si chiama Renato Spano l’uomo di 52 anni accusato di aver sottratto a una donna di 62 anni (tra l’altro sua compagna) un biglietto Gratta e Vinci da 500mila euro.
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La storia risale al 2016. Spano si fidanza con la vittima del furto, vedova, più grande di lui di circa dieci anni e parzialmente invalida.
Dopo poco tempo dall’inizio della loro frequentazione fioccano le richieste di denaro con la scusa per mettere su il loro “nido d’amore” in vista di un futuro matrimonio. A furia di concedere cifre dell’entità di 2mila o 3mila euro alla volta, nel giro di un paio di mesi l’ammontare dei risparmi consegnati all’uomo è arrivato a ben 34mila euro.
Non finisce qui. A Novembre la donna acquista due tagliandi della lotteria istantanea Gratta e vinci. Compie l’errore di grattarli proprio davanti al furbo compagno e a un loro amico. Si rende immediatamente conto di aver vinto una somma pazzesca: 500mila euro. Renato Spano si offre di custodire in sua vece il biglietto fortunato a casa propria, convincendola che fosse un posto più sicuro poiché egli è in possesso di una cassaforte.
La donna non ha motivo di non fidarsi di lui. Nel frattempo, però, Renato Spano inizia a rendersi sempre più irreperibile. La fidanzata, giustamente, chiede che le venga riconsegnato il suo Gratta e Vinci vincente. Lui però le dà un falso, un ticket ottenuto facendo taglia e cuci con altri biglietti e nastro adesivo.
Scatta dunque la denuncia con annesse indagini della Guardia di finanza che blocca la possibilità d’intascare denaro dal presento biglietto vincente.
Ora è giunta la condanna per truffa. Il giudice del tribunale di Bologna Stefano Gozzi ha condannato Renato Spano ad un anno di reclusione oltre 400 euro di multa per truffa e appropriazione indebita. Stabilita anche una provvisionale di 32mila euro.
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L’avvocato dell’imputato, Pierfrancesco Uselli, lo ha difeso sostenendo di non aver mai posseduto quel biglietto vincente ma che si sia sempre trattato di uno scherzo. L’uomo avrebbe fabbricato lui stesso il tagliando, mettendo insieme dei pezzi staccati da altri Gratta e Vinci.