Truffa del “finto avvocato”: come avviene il raggiro che colpisce soprattutto gli anziani

Truffa del “finto avvocato”, è un raggiro subdolo che prende di mira soprattutto le persone anziane, facendo leva sul loro senso di preoccupazione. In cosa consiste e come fare per difendersi 

La modernità ci ha abituato a nuove tipologie di azioni fraudolente che si compiono principalmente tramite internet.

Truffa del "finto avvocato"
Truffa del “finto avvocato” Tuttogratis.it (Foto da Pixabay)

Ormai neologismi come phishing, smishing, vishing e similari sono entrati nel gergo comune. Avvengono tutte più o meno allo stesso modo. Un’ingenua vittima viene contattata improvvisamente e la si allerta di un pericolo imminente che riguarda i propri risparmi o la si alletta con un guadagno piovuto dal cielo. Lo scopo è quello di farsi consegnare informazioni e dati sensibili con pin e password e sgraffignare ogni centesimo conservato in conti bancari, carte prepagate, ecc. Tuttavia, non ci dimentichiamo che esistono ancora le care vecchie frodi, quelle che avvengono vis a vis, che colpiscono principalmente le persone più deboli o avanti con l’età. Avete mai sentito parlare della truffa del “finto avvocato”? Vi spieghiamo come prende atto.

La truffa del “finto avvocato”: state molto attenti. Ecco come rubano i vostri risparmi

Truffa del "finto avvocato"
Truffa del “finto avvocato” Tuttogratis.it (Foto da Pixabay)

Una signora anziana di circa 80 anni, orginaria di Castellina (in provincia di Prato), è stata la sfortunata protagonista di una truffa bella e buona che ha comportato la perdita di un’ingente somma di denaro.

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Ha ricevuto una telefonata da parte di uno sconosciuto interlocutore che si è presentato come l’avvocato di suo nipote. Egli l’ha avvertita di un incidente automobilistico causato proprio dal giovane parente nel quale sarebbe stata coinvolta un’ulteriore persona. Quest’ultima sarebbe stata in gravi condizioni al punto da finire in ospedale.

Una fandonia costruita ad arte che aveva un solo scopo, quello di farsi consegnare denaro che sarebbe servito per risarcire immediatamente i danni arrecati e sedare le conseguenze penali dell’inesistente vittima.

Poco tempo dopo, si è presentata una persona a casa per prelevare i contanti. La suddetta 80enne si è insospettita quando, non contento del denaro consegnato, il malvivente ha insistito per farsi consegnare anche oggetti in oro. A quel punto è stato necessario l’intervento della polizia.

Simili situazioni sono state segnalate anche a Vasto, comune in provincia di Chieti in Abruzzo.

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A tale riguardo è stata lanciata la campagna “Non siete soli #chiamatecisempre”, promossa dalla Polizia di Stato, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla piaga delle truffe “a domicilio”.

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