Bakayoko, la perquisizione ai suoi danni era legittima? Cosa dice la legge

É divenuto virale un video in cui la polizia di Milano ha compiuto una perquisizione con pistole alla mano ai danni del centrocampista del Milan Bakyoko. Ma è legittimo fare una cosa del genere da parte delle forze dell’ordine?

In questi giorni ha tenuto banco l’argomento spinoso della perquisizione, armi in pugno, avvenuta ai danni del calciatore del Milan Tiémoué Bakayoko da parte delle forze dell’ordine del capoluogo lombardo.

Bakyoko
Tiemoue Bakayoko Tuttogratis.it (Screenshot da Instagram @tuxrz)

Il momento è stato ripreso e il video è divenuto virale sul web, scatenando ovviamente molte polemiche. L’episodio risale allo scorso 3 luglio 2022. Alla polizia era giunta una segnalazione di alcuni spari esplosi in Corso Como e la descrizione dei responsabili coincideva con quella di due persone di origine centro-africana a bordo di un Suv. Per una fatale coincidenza, nei pressi della zona interessata, vi era proprio Bakayoko con un altro passeggero a bordo di un’auto simile a quella ricercata. Sono stati, dunque, fermati e perquisiti e, solo una volta appurato che si trattava del celebre sportivo, le forze dell’ordine hanno abbassato le armi.

Bakayoko, il racconto della perquisizione subita. Ma la polizia poteva era legittimata a farlo?

Tiemoue Bakayoko
Tiemoue Bakayoko Tuttogratis.it (Screenshot da Instagram @il_diavolo_brasil)

“Le autorità hanno comunicato di recente che si è trattato di un errore. Errare è umano. D’altra parte, è la metodologia utilizzata che è un problema per me” – sono queste le parole con cui il calciatore del Milan Tiemoue Bakayoko racconta la vicenda di cui è stato protagonista attraverso un video su Instagram.

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“Non si sono limitati a un controllo adeguato, a chiedere i documenti del veicolo. Nel video non si vede tutto. Mi sono ritrovato una pistola a un metro da me”. Ha poi continuato: “Hanno chiaramente messo a rischio le nostre vite. Sono cose che possono succedere ma le conseguenze avrebbero potuto essere terribili se non avessi mantenuto la calma e se non fossi stato riconosciuto per il lavoro che faccio”.

Andiamo al punto focale. Ma la polizia era legittimata a fare una perquisizione così per come è avvenuta? In linea di massima è necessario avere un decreto motivato dall’autorità giudiziaria.

Esistono però alcune eccezione in cui gli agenti possono procedere in maniera autonoma. Una di queste è l’articolo 4 della legge 152/75 in cui, se si ritiene che ci sia un fondato motivo come armi nascoste, munizioni o altro materiale esplosivo o sostanze stupefacenti, si può legittimare una perquisizione improvvisa.

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Il perquisito, però, ha il diritto di farsi assistere da un avvocato prontamente reperibile (ma la sua presenza non è tuttavia obbligatoria), deve avere la copia del verbale redatto che potrà decidere di firmare o meno e può decidere di denunciare il fatto come perquisizione arbitraria. 

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