Potremmo dire addio alla plastica grazie ad un ingrediente che nessuno si aspetta

Lo smaltimento della plastica resta uno dei problemi più gravi relativi all’impatto ambientale: ecco come potremmo dirle addio 

Ad oggi la raccolta differenziata è considerata un’azione fondamentale per ridurre l’inquinamento e salvaguardare l’ecosistema.

addio plastica
Addio plastica grazie ad un ingrediente-tuttogratis.it (foto fonte Canva)

È molto importante capire cosa buttare, ma soprattutto dove. Le bucce delle mele, ad esempio, si buttano nella pattumiera dell’umido, ma non tutti sanno che possono servire per altri scopi, soprattutto cosmetici. C’è inoltre chi fa l’errore comune di buttare capelli nel water, è questo è assolutamente sbagliato. Inoltre le bottiglie di plastica possono fungere da molte funzioni, bisognerebbe quindi pensarci due volte prima di buttarle via. La plastica è un problema grave, ce la ritroviamo ancora nei mari, sulle spiagge perché è durevole e non si degrada facilmente. Quindi, anche se in certe circostanze ci rende la vita più semplice, dovrebbe ridursi il suo consumo. Di tutti i rifiuti di plastica infatti, solo il 9% viene riciclato, il resto lo troviamo in piccole particelle in tutto il mondo che ci circonda.

Addio alla plastica con un ingrediente da cucina

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Addio plastica grazie ad un ingrediente-tuttogratis.it (foto fonte Canva)

Grazie ad un gruppo di scienziati americani, potremmo liberarci definitivamente della plastica. Questi hanno infatti creato una bioplastica grazie all’utilizzo di un ingrediente che solitamente troviamo nelle dispense della nostra cucina. Si tratta di una molecola che dà sapore alla vaniglia e sfrutta al contempo le proprietà della vanillina. Inoltre questa, può essere riutilizzata all’infinito grazie ad un processo chiamato upcycling.

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Un alimento solitamente utilizzato in cucina, quindi potrebbe liberarci definitivamente dalla plastica. Gli scienziati dell’Università della Bowling Green State, tramite degli esperimenti hanno creato un materiale con base vanillina che ha due scopi. Smaltisce la bioplastica, quindi si tratta di un tessuto che potrà essere riutilizzato all’infinito. La vanillina si scompone in polimeri grazie ad una particolare frequenza di luce. Ne mantiene inoltre intatta la qualità, nonostante il riutilizzo.

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Inoltre questo tipo di bioplastica reagisce solo ad un tipo di luce che non è quella solare. Questo sta a significare che possiamo utilizzare questo tipo di plastica in alta qualità e allo stesso tempo riciclarla facilmente. Abbiamo spesso parlato di rimedi della nonna, ma questo presente in cucina, potrebbe addirittura salvare il pianeta.

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