Se pensi di essere un esperto frequentatore del supermercato, ecco ciò che devi sapere per non incappare mai in truffe.
Immaginiamo il supermercato come un campo di battaglia: ci sono gli alleati e ci sono i nemici della salute. A volte i secondi si travestono e ci ingannano, ma grazie a questi accorgimenti gli sarà impossibile fare lo sgambetto proprio a te.
Negli ultimi anni, la passione per la spesa e per l’alimentazione sembra essere tornata in auge: basta aprire i nostri canali social per accorgerci di come siamo tempestati di blog di cucina e consigli sugli acquisti tra le corsie dei negozi di alimentari. Spesso, ci fidiamo di quello che ci viene consigliato senza troppa attenzione. D’ora in poi non sarà più così.
Se vuoi continuare a reputarti un infallibile consumatore, allora ecco il segreto per tenere alta la tua reputazione. Bastano poche e semplici mosse per non sbagliare più e fare un gran favore alla tua salute.
Il segreto per non farsi ingannare è semplice: quando prendi in mano il prodotto, giralo. I valori nutrizionali non sono certo stati stampati per decorare la confezione! Su questo, tuttavia, possiamo ritenerci degli esempi da seguire. Noi italiani, infatti, siamo ossi duri da trarre in inganno.
Banco Fresco, catena food presente in Lombardia e Piemonte, fornisce dati che ci elevano a re e regine degli acquisti: il 62% degli italiani, guarda l’etichetta prima di acquistare. Anche l’attenzione al Made in Italy è preponderante e, infatti, 81% predilige alimenti prodotti sul suolo nazionale.
Più che alla forma fisica, non ci lasciamo ingannare da ciò che danneggia la nostra salute. Più degli zuccheri, del sale e dei grassi, prestiamo attenzione agli additivi e alle sostanze chimiche e, a dimostrarlo, sono il 52% degli italiani che svelano ciò che li tiene lontani dalle truffe da supermercato.
Il segreto, è proprio quello di cercare nelle etichette le diciture ‘senza conservanti’, ‘senza antibiotici’, ‘senza zuccheri’ e ‘senza polifosfati’. Possiamo quindi considerarci dei provetti consumatori? Si, ma non del tutto.
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Emergono ancora alcune lacune riguardo il significato di ‘Da consumarsi preferibilmente entro…’. Tuttavia, il 60%, prima di buttare e sprecare il cibo giunto alla fantomatica ‘data di scadenza’, controlla che le proprietà organolettiche non siano variate, in modo da poterlo consumare ugualmente e in tutta tranquillità.
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