E’ il lavoro intelligente, da casa ed efficiente: ecco quali sono i pro e quali sono i contro dello Smartworking. Scopriamoli insieme.
Lo abbiamo saggiato nel periodo del lockdown e ora, per alcuni di noi, è impossibile farne a meno. Ma cosa sappiamo dello Smartworking, e soprattutto quali sono i pro e i contro di questa modalità.
Dall’inglese “Smartworking”, se volessimo tradurlo letteralmente diremmo una modalità di lavoro intelligente. Ma cosa vuol dire? Significa, semplicemente, una modalità che cerca di ottimizzare al massimo le nostre prestazioni lavorative, e questo significa anche e soprattutto svolgere da casa quelli che sono i lavori che lo permettono. In alcuni paesi, in particolare, questa modalità è già da molto ben piazzata e avviata. Nel nostro, invece, le cose sono ben diverse. Dopo aver, infatti, provato lo Smartworking nel periodo decisivo e delicato del lockdown, per molti di noi è tornato il momento di riadattarsi alla vecchia vita. E via di macchina, sveglia all’alba e corse fino all’ufficio. Ma perché, allora, tanti paesi non fanno altro che decantare le lodi di questa modalità e adattarla sempre di più? Scopriamo insieme insieme quali sono i pro e i contro.
I pro e i contro dello Smartworking: continuate a leggere per scoprirli insieme a noi
Era il marzo del 2020 quando per la prima volta e in modo ufficiale il termine “Smartworking” è entrato nelle nostre vite. Si è trattato di una vera e propria rivoluzione nella nostra vita e nel nostro modo di approcciarci al lavoro. Molto usato e diffuso nei Paesi Esteri, sembra proprio che in Italia (escluso il periodo del lockdown dovuto alla rapida diffusione del Covid-19) faccia invece più difficoltà a decollare.
Ma vediamo ora quali sono i pro e i contro di questa iniziativa e modalità. Tra i pro dello smartworking troviamo senza dubbio una migliore e autonoma gestione dei propri spazi e degli orari di lavoro.
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Nel momento in cui si decide di svolgere il proprio lavoro da casa, infatti, senza dubbio subentra una maggiore flessibilità nelle nostre giornate. Inoltre non sono da sottovalutare la mancanza di costi di trasferimento casa-lavoro, un azzeramento di tempo per raggiungere l’ufficio e (importantissimo!) minori emissioni di gas nocivi. A questo si aggiunge anche una maggiore quantità di tempo da dedicare alla famiglia grazie alla presenza fissa in casa.
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Se tutti questi sono vantaggi a favore dello smartworking, quali sono invece gli svantaggi? Senza dubbio la necessità di allestire un ambiente dedicato e idoneo alla concentrazione e al lavoro senza distrazioni. Altro dettaglio da non sottovalutare è che si deve essere provvisti delle tecnologie necessarie anche a casa e che si potrebbe rischiare di trasferire il lavoro anche nelle ore successive al termine della giornata. Infine, potrebbe diventare più complesso riuscire a separare la vita privata da quella professionale.