Il tuo titolare non ti ha dato i 200 euro di bonus: ecco come recuperarli

È finalmente arrivato il momento del tanto atteso e discusso bonus dei 200 euro stanziati dal governo. Ma come  possibile recuperarli se il datore di lavoro non ce li accredita?

Il mese di luglio è arrivato, e con esso anche il tanto bonus da 200 euro del Decreto Aiuti stanziato dal Governo per combattere il carovita.

recuperare bonus 200 euro
È possibile recuperare il bonus 200 euro?-tuttogratis.it-(foto da Pixabay)

Un bonus che verrà erogato, una tantum, alcuni già sulle buste paga di giugno, altri invece sulla busta paga di luglio. Una misura che lascia intendere le intenzione del Governo di aiutare la popolazione in un momento di enorme difficoltà. Sia in termini di pagamento di spese essenziali, che di acquisti fondamentali per poter andare avanti, come può essere una semplice spesa. Ma siamo certi che tutti i titolari verseranno questa somma? Come è possibile recuperarli, nel caso in cui questa ipotesi dovesse verificarsi?

Recuperare i 200 euro di bonus: le possibili soluzioni

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È possibile recuperare il bonus 200 euro?-tuttogratis.it-(foto da Pixabay)

Per i lavoratori dipendenti è tempo di una (anche se piccola) boccata d’aria. È in arrivo il bonus da 200 euro, previa però compilazione del modulo di autocertificazione in cui si dichiara di non percepire tale bonus più di una volta. È bene dichiarare la verità per evitare di incorrere in sanzioni che potrebbero piovere da controlli incrociati. Quindi, certificazione fornita, bisogna solo attendere. E se non arrivano? Beh, le soluzioni per poterle ottenere sono analoghe ad un mancato pagamento dello stipendio. Premettendo che non è possibile inoltrare direttamente la domanda all’ente preposto, ovvero all’INPS per l’erogazione in quanto va fatto proprio un passaggio con il datore di lavoro.

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Dai Sindacati all’ispettorato.

La chiave per cercare di ottenere il bonus spettante e non liquidato, è quella di rivolgersi ai propri sindacati (se si è iscritti) oppure rivolgersi all’ispettorato del lavoro. Bisogna fidarsi degli ispettorati, e delle agenzie del lavoro, anche se spesso sembrano non funzionare. In forma estrema, procedere per vie legali tramite causa legale. Inoltrarsi in una casa o interpellare sindacati e ispettorati per 200 euro? Sì, decisamente sì. Il motivo è semplice: troppo spesso c’è qualche furbetto che chiude gli occhi e fa finta di non sapere, e troppo spesso non andiamo fino in fondo a far valere i nostri diritti.

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Che fossero stati 5, 10, 20 o 50 euro, è giusto chiedere quanto ci spetta, se aventi diritto. Ed è in questo modo che si contrastano quelle vie che fomentano l’evasione, i contrasti tra dipendenti e lavoratori. Non è altro che un atto dovuto, che spetta alla forza lavoro. E di certo, il contributo del datore di lavoro, agli occhi dello stato, non andrà perduto. Quindi, non bisogna disperare, se i 200 euro non arriveranno automaticamente dal datore di lavoro, ci sono dei metodi. Tortuosi e lunghi sicuramente, ma di certo, se ci spettano, saranno funzionali.

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