In momenti di difficoltà economica e finanziaria, bisogna stare molti attenti a chi rivolgersi per chiedere un prestito. I pensionati rappresentano una fetta importante di popolazione e, quindi, non è da escludere che abbiano bisogno di un finanziamento per soddisfare le esigenze personali.
I prestiti ai pensionati nascono nel 1995 con l’approvazione della medesima legge. Fin dal momento della loro creazione hanno costituito una risorsa assolutamente fondamentale, soprattutto perché molto versatile: questi prestiti sono aperti anche a chi è registrato come cattivo pagatore.
La maggior parte dei pensionati mette in atto questi prestiti con la cessione del quinto. In questo modo il pensionato può ottenere il finanziamento senza, però, dover compromettere in maniera troppo notevole la sua rendita.
La soluzione migliore per un pensionato è quella di chiedere all’Inps, dato che questo ente previdenziale eroga i prestiti attingendo direttamente dal Fondo a disposizione o attraverso convenzioni con istituti di credito.
Arriva il “prestito pensionato”: come funziona
Il percorso per fare richiesta è uguale a quello di un normale prestito personale: è necessario presentare un apposito modulo insieme a tutta la documentazione necessaria che provi l’esistenza della pensione a proprio nome.
Il tempo di elaborazione della domanda è di circa dieci o quindici giorni. In caso di accettazione si riceverà, presso il proprio domicilio, un assegno circolare o un versamento sul proprio conto corrente.
Questo tipo di prestito non prevede costi aggiuntivi riguardanti la creazione dii un’istruttoria o la chiusura anticipata. Le uniche limitazioni dipendono dall’elemento anagrafico, dato che tutti i richiedenti hanno un’età più o meno avanzata.
Per questo motivo, il massimo che si può richiedere è 50.000 euro, e i tempi di restituzione massimi variano dai 24 ai 120 mesi.
Il tasso di interesse di questi mutui è sempre fisso, in modo da garantire la costanza delle rate per tutta la durata del periodo di rimborso. In generale, la durata del prestito dipende dalla variabile anagrafica, dato che l’ammortamento deve essere concluso necessariamente entro i 90 anni di età del richiedente.