Giugno è un mese decisamente denso dal punto di vista fiscale. Prima di andare al mare o in vacanza, gli italiani devono togliersi un bel po’ di soldi dal portafoglio, dato che la maggior parte dei doveri fiscali sono da pagare proprio nel sesto mese dell’anno.
L’inizio dell’estate coincide pure con il versamento di molte imposte e tributi. Insomma, l’estate in Italia si apre sempre in modo controverso.
Considerando le uscite che si registrano a giugno, non sembra un ottimo inizio per la stagione estiva, ma forse è meglio togliersi il pensiero subito.
In questo mese, ci sono varie scadenze, alcune ordinarie e altre cicliche. Ma non mancano nemmeno gli eventi straordinari. Ovviamente i due appuntamenti più importanti sono con l’IMU e con l’IRPEF, ma procediamo con ordine.
Il 16 giugno si registra una vera e propria doppietta – per i più “sfortunati” si parla addirittura di tripletta.
In questa data va versato il primo acconto di IMU, l’imposta sugli immobili. L’IMU deve essere pagata da tutti coloro che possiedono un immobile che non sia la prima casa. A giugno si paga l’acconto, mentre il saldo andrà versato a dicembre.
Lo stesso giorno, si inizia pure a versare il primo acconto di IRPEF, l’imposta sui redditi. L’importo da versare viene calcolato con la dichiarazione dei redditi.
I più sfortunati, ossia i possessori di P.IVA, devono anche premurarsi di effettuare i versamenti dei contributi INPS per il mese di maggio. Per cui, per i possessori di P.IVA ci sono ben 3 scadenze da rispettare.
A fine mese, ossia il 30 giugno, ci sono altri due appuntamenti con il fisco, fissi nel calendario tributario. Ma questa volta non si deve mettere mano al portafoglio. Gli imprenditori, entro tale data, devono inviare all’Agenzia delle Entrate l’auto-dichiarazione aiuti di Stato Covid-19, in cui sottoscrivono tutti i fondi statali che hanno ricevuto per essere aiutati.
La seconda scadenza riguarda l’esonero dal canone Rai. Chi non possiede una TV in casa può chiedere di essere esentato dal pagamento di questa tassa.
Ci sono anche due appuntamenti straordinari che riguardano imprenditori e liberi professionisti. In primo luogo, tutti gli esercenti dovranno dotarsi di POS, perché a partire dal 30 giugno sarà vietato, pena un’ammenda, rifiutare un pagamento elettronico. Invece, i possessori di P.IVA forfettaria dovranno munirsi di fatturazione elettronica, ossia con un metodo per ricevere un pagamento che è tracciato.
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