Gravidanza: quanto costa davvero all’azienda

La gravidanza è uno dei periodi più importanti nella vita di una donna ma cosa comporta realmente nel mondo del lavoro? Sono infatti molte le conseguenze della gravidanza sia per la lavoratrice che per l’azienda, eccole nel dettaglio.

Ad un certo punto della propria vita moltissime persone decidono di mettere su famiglia, cosa che purtroppo non coincide perfettamente con la carriera e le esigenze lavorative. Infatti mentre per gli uomini la paternità si riesce a conciliare in modo più semplice con il lavoro, per la donna non è lo stesso visto che deve affrontare la gravidanza, cosa che non le permette di lavorare e subire sforzi fisici e mentali.

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La gioia più grande può purtroppo interferire con il lavoro. (Fonte: Pixabay)

Per venire incontro a tutte le donne che affrontano questo importante e fondamentale periodo, il governo ha deciso di creare appositi strumenti tra cui proprio l’indennità sostitutiva della Gravidanza. Ma quali sono i veri costi affrontati dall’azienda e cosa comporta per la lavoratrice?

Gravidanza e lavoro: ecco chi paga

Stando alle attuali normative una donna incinta può chiedere il congedo di gravidanza, in modo da poter ricevere il proprio stipendio senza gli sforzi e lo stress del lavoro, in modo da potersi concentrare sul benessere e la buona riuscita della gravidanza. Esistono tuttavia molti modi per riuscire a tutelare la propria famiglia, ecco quali.

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Ecco quali sono le conseguenze della gravidanza su lavoratrice e azienda. (Fonte: Pixabay)

La gravidanza è un’indennità sostitutiva obbligatoria che si estende per 5 mesi e che permette alla lavoratrice di ricevere il suo stipendio, ma chi è che paga questo congedo? L’indennità sostitutiva è pagata in sia dall’Inps che dall’azienda in diverse misure, infatti l’Inps corrisponde l’80% dello stipendio, mentre il datore di lavoro il 20%.

Inoltre per l’azienda esistono diverse problematiche legate alla gravidanza, come ad esempio quella in cui esistono fattori di rischio che non permettono alla lavoratrice di recarsi al lavoro in modo immediato, lasciando quindi impreparata l’azienda. Esistono anche altri strumenti che vengono incontro alla lavoratrice come il congedo parentale e il diritto di dimettersi in anticipo.

Per la lavoratrice invece il rischio è proprio quello di perdere le sue chance di poter continuare a coltivare la propria professione o di fare carriera per via delle responsabilità e le difficoltà legate alla gravidanza o quelle dopo il parto. Inoltre l’assegno unico è cambiato, grazie a questa novità moltissime famiglie lo riceveranno.

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