Quante volte ci siamo fatti questa domanda: se il tempo del viaggio durante una trasferta può rientrare nell’orario di lavoro. Vediamo cosa dice la legge.
L’orario di lavoro è un concetto tutto sommato semplice se rimane all’interno dell’ufficio, ma quando si parla di trasferta di lavoro tutto si complica. È determinante chiarire cosa deve essere ritenuto all’interno dell’orario lavorativo e cosa no.
Sono molti quelli che si interessano a questo argomento controverso, in particolare se la domanda verte sulla retribuzione del tempo impiegato per la trasferta di lavoro.
Trasferta di lavoro: può rientrare nell’orario lavorativo?
Quando parliamo di trasferta ci riferiamo a quello strumento per il quale il datore di lavoro stabilisce una modifica temporanea in relazione al luogo di lavoro. È diverso da trasferimento perchè di fatto ha un periodo breve e prestabilito. Per capire e sciogliere ogni dubbio l’unica cosa da fare è rifarsi alla legge.
In tal senso la normativa non lascia molti dubbi. Viene fatta una distinzione tra la trasferta quando avviene all’interno dell’orario di lavoro e quella che invece avviene fuori da quell’orario.
Sul tema dell’orario di lavoro durante la trasferta è intervenuto il ministero del Lavoro dichiarando che il tempo del viaggio usato per la trasferta non è compreso nell’orario di lavoro. In quelle situazioni in cui il dipendente scegliere autonomamente come viaggiare e non si rifà a direttive dell’azienda. Ma il datore di lavoro è obbligato di compensare il lavoratore per il fastidio, dandogli l’indennità di trasferta.
Nel momento in cui invece il dipendente ha degli specifici ordini da parte dell’azienda, in quel caso il tempo percorso per la trasferta viene considerato come orario di lavoro. E nel momento in cui il tragitto comporti il superamento dell’orario di lavoro gli sarà data anche una maggiorazione per il lavoro straordinario.
Quindi il tempo del tragitto della trasferta è funzionale allo svolgimento della prestazione lavorativa richiesta dal datore di lavoro ed è considerato all’interno dell’orario lavorativo. Ma non va considerato come orario di lavoro il tempo che viene usato per raggiungere la sede durante la trasferta.