Salgono i costi di gestione dei conti correnti. Ecco quali sono gli altri servizi più convenienti.
In un’indagine comune del Corriere della Sera e di Altroconsumo, è emerso un aumento dei costi del conto corrente. Particolarmente colpiti sono le famiglie e gli anziani. I conti correnti intestati ai giovani, invece, segnano un andamento in controtendenza, per merito di tutte le agevolazioni che hanno dedicate.
La ricerca si è basata sui fogli informativi rilasciati dalle più importanti banche italiane. E’ stato effettuato un confronto con i prezzi dell’anno scorso, tanto da poter stabilire un andamento dei prezzi e quali siano gli strumenti più convenienti.
Cos’è cambiato
L’indagine ha preso in considerazione ben 400 conti correnti, basandosi su tre profili: giovani, famiglie e pensionati. Queste due sono le categorie più colpite, infatti i costi complessivi annui sono saliti di 87 euro (circa il 12%) per le famiglie e di 78 euro (il 13%) per i pensionati. A questi aumenti vanno sommati i 34,20 euro di imposta di bollo, per tutti i conti che hanno una giacenza superiore ai 5.000 euro.
Dove ci sono stati cambiamenti
Le banche che hanno registrato un aumento dei costi del conto corrente sono: Banco Bpm, Bper, CheBanca, Crédit Agricole, illimity, Unicredit. Ma è stato riscontrato anche l’andamento contrario. Ossia, ci sono anche degli istituti di credito dove i costi di gestione sono diminuiti; la diminuzione è avvenuta alla Bnl, alla Credem e all’Intesa. Monte dei Paschi di Siena, invece, vince la medaglia per la stabilità.
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La fedeltà non paga
Dal raffronto emerge che i conti che sono aperti da più di 10 anni hanno dei costi di 113,50 euro all’anno, mentre quelli aperti l’anno scorso solo 54 euro: più della metà. Insomma, le banche non sembrano interessate a tutelare i loro clienti affezionati.
Per questo motivo, l’associazione dei consumatori è del parere che la mossa migliore sia quella di cambiare servizio.
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Valutando con particolare attenzione, i conti correnti esclusivamente online, che hanno un costo decisamente inferiore, rispetto a quelli aperti in filiale.
Alla fine, si può capire che dare fiducia ad un istituto più che ad un altro non ha molta importanza, e che la cosa più importante da fare è quella di monitorare sempre i costi di gestione per potersi orientare verso lidi più convenienti.