Nel 2022 la cifra dell’assegno per chi svolge le attività socialmente utili è aumentata. Vediamo insieme chi coinvolge.
Chi è occupato in Lavori Socialmente Utili spetta un assegno di sussidio, la cifra viene determinata annualmente considerando l’inflazione. Di fatto è un assegno che indennizza quei lavoratori che si occupano di attività per la realizzazione di opere e servizi di utilità collettiva. Questa cifra è riconosciuta dall’INPS è devoluta per quei percettori di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro. Sono chiamati direttamente o dal Comune, oppure da altre Pubbliche amministrazioni, per svolgere lavori di pubblica utilità.
Capiamo insieme come funziona l’assegno per i lavori di pubblica utilità nel 2022 e tutte le informazioni indispensabili per capirne la natura e soprattutto chi può richiederlo.
Possono essere coinvolti nelle attività di lavoro socialmente utile quei percettori di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro. Ovvero quelli che percepiscono: una cassa integrazione guadagni straordinaria oppure ordinaria, prestazioni erogate dal Fondo d’integrazione salariale, contratti di solidarietà e fondi di solidarietà.
Quando parliamo di lavoratori che svolgono attività socialmente utili parliamo di coloro che percepiscono una cassa integrazione guadagni sia per la straordinaria che per l’ordinaria. Le prestazioni sono erogate dal FIS, contratti di solidarietà e fondi di solidarietà. Oltre che disoccupati Over 60 i quali non sono ancora arrivati ad avere il pieno diritto alla pensione e neanche di anticipata. Chi svolge queste attività deve sapere che non possono andare di pari passo con altre attività lavorative di tipo subordinato a tempo pieno. Ma è compatibile con un tipo di lavoro part-time nel momento in cui gli orari non si accavallano.
Può esserci anche una compatibilità lavori autonomi o parasubordinati, basta che il reddito di queste attività non superi i 3.718,49€ lordi.
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Come anticipato sopra, l’assegno è erogato direttamente dall’INPS e coinvolge quei lavoratori che operano in un orario settimanale di 20 ore e che non superino le 8 ore al giorno. Per quanto riguarda la cifra, ad oggi l’assegno è di 607,25€. Questa cifra è quella base, ma se il lavoratore supera le 20 ore a settimana, ci sarà un’integrazione.
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A seconda dell’utilizzatore, il lavoratore che svolge attività socialmente utili può anche avere altre agevolazioni, come i buoni pasto ad esempio. Da questo marzo 2022, non ci saranno più gli assegni familiari. Per quanto concerne l’assegno per i lavoratori impegnati nelle attività socialmente utili, saranno eliminati per favorire l’assegno unico universale.
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