Tutto quello che c’è da sapere riguardo a questa nuova figura professionale: attività, guadagni, come fare per diventarlo.
Nuovo secolo, nuovi mestieri. E’ normale del resto che nuovi tipi di mercati portino alla nascita di nuove figure professionali, prima inesistenti ed impreviste. L’influencer è l’esempio più lampante, ma non è l’unico caso. Nel nuovo millennio è nata anche la figura del personal shopper. Davvero tantissime persone scoprono di avere questa “vocazione” e vorrebbero svolgere questo lavoro in modo davvero professionale e remunerativo.
Il vero problema è che davvero tanta gente si sta proponendo come personal shopper, offrendo servizi omologati che non aiutano per nulla a distinguersi dalla massa ed emergere sopra gli altri.
Che cosa fa un personal shopper
Come suggerisce anche il nome, un personal shopper si occupa di assistere i propri clienti durante lo shopping, qualunque esso sia. La tipologia più diffusa è, sicuramente, quella del personal stylist, ossia di un professionista che opera nel campo dell’abbigliamento e dei cosmetici, per meglio consigliare al suo cliente il modo più giusto di vestirsi e truccarsi. In pratica, si tratta di un consulente d’immagine. In realtà, un personal shopper può occuparsi di altri tipi di acquisto e lo fa. Molte persone si affidano a lui per avere consigli per quanto riguarda l’acquisto di oggetti d’arredamento, soprattutto rari e da collezione. Un personal shopper può rivelarsi molto utile quando si desidera acquistare un’opera d’arte come investimento, per esempio.
Quanto guadagna un personal shopper
Ovviamente, i guadagni dipendono da molti fattori: portafoglio clienti che si ha a disposizione, tipo di acquisti che si vanno ad effettuare, tipo di consulenze che si forniscono e bravura!
Nel nostro paese, un personal shopper arriva a guadagnare circa 150 euro, per un pomeriggio (di 4 o 5 ore) passato a fare spese con un cliente. Se si riesce ad avere successo, si può arrivare a chiedere anche 100 euro all’ora. All’estero, come si può facilmente immaginare, si può guadagnare ancora di più.
Che qualifiche servono per diventare personal shopper
In realtà, per diventare personal shopper, non serve nessuna qualifica particolare. Non è richiesto nessun attestato o diploma. Esistono dei corsi che rilasciano delle certificazioni per questo mestiere, ma non sono obbligatorie. Anzi, in realtà, bisogna stare molto attenti, perché può capitare anche di imbattersi in lezioni improvvisate che possono lasciare il tempo che trovano. Quindi, se si desidera comunque frequentare un corso perché si vuole provare a migliorare le proprie hard skills in merito, bisogna stare molto attenti ed informarsi molto bene a riguardo. E’ consigliato, invece, cercare di migliorare le proprie conoscenze per quanto concerne il marketing per essere in grado di pubblicizzarsi in modo autonomo e farsi così conoscere.
Per un personal shopper è utile sapere le lingue
Sapere più lingue è sempre utile, perché permette di aumentare le proprie possibilità lavorative e di ampliare il proprio portafoglio clienti. Però, in questo caso, non è l’inglese la lingua che fa la differenza. Ormai, migliaia di personal shopper sanno l’inglese, quindi si offre di un servizio più che comune. Le vere lingue che possono cambiare le proprie sorti lavorative sono il russo ed il cinese: da questi due paesi provengono un sacco di miliardari o milionari che hanno voglia di spendere tanti soldi. Spesso capita che non sappiano l’inglese e che non abbiano voglia di faticare per comunicare; quindi, ci sono probabilità che siano disposti a pagare di più per avere un consulente che sappia la loro lingua. Bisogna, pure, ammettere che imparare russo e cinese non sia proprio immediato, ma almeno si può provare a proporre il proprio sito con queste due lingue e procurarsi un interprete.
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Farsi conoscere come personal shopper
Al contrario di quanto vale per molti altri mestieri, il passaparola non funziona molto con i personal shopper. Quindi, bisogna fare affidamento sulla propria abilità nel marketing.
Questo è un lavoro rivolto a clienti con certe disponibilità economiche, quindi per raggiungere questo bacino di utenza si può provare attraverso l’uso di Internet, con la creazione di un sito web o di un blog personale.
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Qualunque sia la piattaforma scelta deve avere un design elegante ed accattivante, che faccia subito capire il proprio livello di buon gusto ai potenziali clienti. Come già detto, bisognare creare il proprio sito in più lingue, per poter ampliare il proprio ventaglio di possibilità. Infine, tenerlo sempre aggiornato sulle novità del momento, con articoli che mettano in luce la propria competenza.