Queste sono le misure che sono state approvate dalla legge di bilancio 2022. Scoprite tutto quello che c’è da sapere per il mondo del lavoro.
È arrivata l’approvazione conclusiva tramite il voto di fiducia della Camera per la legge di bilancio del 2022. Le risorse stanziate, rispetto l’ultima versione superano i 36 miliardi e in linee generali sono stati divisi in questo modo: 8 miliardi per il taglio delle tasse ,4 miliardi per la sanità, 3 miliardi per il fondo di garanzia Pmi, 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali, 3,8 per gli interventi contro il caro-bollette, 2 per gli investimenti pubblici, 1,5 miliardi per le pensioni e incentivi per le imprese, 1 miliardo per il reddito di cittadinanza 2022, 1 miliardo alla cultura e 500 milioni per istruzione e ricerca.
Approvazione legge di bilancio: cosa è previsto per i lavoratori
Vediamo nello specifico cosa cambia soprattutto per quanto riguarda il settore lavorativo.
Oltre ad un allungamento dei sussidi di disoccupazione NASPI e DISCOLL con uno spostamento che arriva al sesto mese invece che dal quarto. Il discorso è diverso per gli over 55, in quel caso arriva all’ottavo. La Naspi si potrà avere anche senza aspettare i classici 30 giorni di lavoro nell’ultimo anno.
Estenzioni: sono estesi anche tutti gli istituti di integrazione salariale ordinari e straordinari ai lavoratori di imprese che al momento non hanno tutele. Il Fondo di integrazione salariale, dal 1 gennaio 2022, si rivolge anche a quelle imprese che hanno solo 1 dipendente, mentre per quelle che contano 5 lavoratori dipendenti possono avere su 13 settimane in un biennio mobile. Invece se i dipendenti sono 6 le settimane sono 26 di assegno ordinario di integrazione salariale. Da finanziare con aliquota allo 0,50% per chi ha 5 dipendenti, per quelle sopra allo 0,80%. È prorogato per il 2022 e per il 2023 il contratto di espansione ed è anche allargato per quelle imprese che contano più di 50 dipendenti.
Maternità: c’è anche un esenzione per il rientro delle dipendenti dopo la maternità. I datori di lavoro avranno l’esonero al 50% per un anno di versamento dei contributi a carico nel momento in cui rientrano nel posto di lavoro. La maternità è prolungata di 3 mesi per le lavoratrici autonome con meno di 8150 euro di reddito. Sono incluse anche quelle iscritte alle cassa private.
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Lavoratori dipendenti: coloro che da lavoratori dipendenti hanno un importo inferiore di 35mila euro annui di retribuzione imponibile i contributi INPS scendono dello 0,8 %. Mentre per il pubblico arriveranno 870 milioni per nuove assunzioni, aumenti retributivi, premi di produttività per le amministrazioni centrali.
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Incentivi: ci sono 15 milioni l’anno per quelle esenzioni contributive per coloro che assumono a tempo indeterminato i lavoratori di quelle imprese che al momento sono in crisi, per quelle che hanno una trattativa presso il Ministero dello Sviluppo Economico.