Il Governo Meloni ha erogato un nuovo bonus a favore delle mamme lavoratrici, per sostenerle: scopriamo quali sono i requisiti da rispettare
In un periodo contraddistinto da turbolenze finanziarie e sfide economiche, il Governo Meloni ha attuato una serie di interventi mirati a sostenere le famiglie italiane in difficoltà. La crisi ha colpito molti, e riconoscendo questa sfida, l’esecutivo ha messo in campo diverse iniziative. Una delle misure più significative è stata l’introduzione della Carta acquisti, uno strumento che permette alle famiglie in difficoltà di acquistare beni essenziali.
Parallelamente, è stata lanciata la Carta dedicata a te, specificamente pensata per supportare i cittadini nel fare la spesa, garantendo così un sostentamento di base anche a chi sta attraversando un momento di ristrettezze economiche. Ma le iniziative non si fermano qui. Conscio del crescente peso delle bollette domestiche sul bilancio delle famiglie, il Governo ha introdotto il bonus bollette, un aiuto concreto per far fronte agli oneri mensili. Inoltre, in risposta all’incremento dei prezzi dei carburanti, è stato istituito il bonus benzina di 80 euro, destinato alle famiglie più disagiate.
Queste misure rappresentano un chiaro segnale del l’impegno del Governo Meloni nel sostenere chi sta attraversando un periodo difficile… Il nuovo esecutivo ha erogato anche il bonus mamme ma scopriamo nel dettaglio quali sono i requisiti necessari.
Il Governo Meloni, con l’obiettivo di supportare le lavoratrici madri e incentivare la natalità in Italia, ha introdotto nella Manovra 2024 il cosiddetto bonus mamma. Questa misura offre uno sgravio contributivo specifico per le lavoratrici con prole, la cui applicazione varia in base a determinati criteri.
Il bonus mamma consiste in uno sgravio contributivo totale, con un tetto massimo di 3.000 euro all’anno e indipendentemente dal reddito. Il beneficio sarà erogato automaticamente, senza necessità di presentare domande. Tuttavia, l’estensione dello sgravio varia in funzione del numero di figli. Per le madri di due bambini, l’agevolazione dura fino al decimo anno del figlio più giovane, mentre per chi ha tre figli si estende fino al diciottesimo anno del minore. Da notare, però, che tale sgravio non è previsto per le madri casalinghe e le lavoratrici in condizioni di precariato.
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In termini monetari, lo sgravio è equivalente al 100% dei contributi previdenziali dovuti dalle lavoratrici, con un limite di 3.000 euro annui. Da gennaio 2024, le mamme con più di due figli beneficeranno di questo sgravio direttamente nella loro busta paga. La Manovra 2024 introduce altre misure di sostegno, come la deduzione del 120% per i datori di lavoro che offrono contratti a tempo indeterminato a determinate categorie di lavoratori.
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Il bonus asilo nido 2024, invece, verrà incrementato a 2.100 euro annui, con regolamentazioni specifiche, mentre il congedo parentale vedrà modifiche nel calcolo della retribuzione nei mesi concessi.
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