Si sono registrati dei rincari anomali in Italia che riguardano soprattutto un prodotto: si tratta di quello più consumato dagli italiani
Sappiamo bene che l’inflazione ha causato non pochi disagi in Italia. Ad aumentare sono stati in primis i beni di prima necessità ma anche i servizi, come le utenze. Ad avere difficoltà sono soprattutto le famiglie più numerose e coloro che registrano un reddito basso. Fare la spesa al supermercato non è più un’attività frequente.
Per fortuna le persone più precarie possono ricevere gli aiuti dal governo ma anche dall’INPS. Parliamo infatti di bonus, incentivi e sussidi che permettono di tirare avanti. Tra quelli più gettonati c’è sicuramente la Carta Acquisti che permette di acquistare beni e servizi di prima necessità. Oltre alla spesa, può anche essere utilizzata per pagare le bollette. Viene caricata di circa 80 euro ogni due mesi.
Purtroppo la situazione non è per niente facile, perché oltre agli aumenti causati dal caro vita, ci sono anche quelli anomali. Si parla infatti di aumenti di prezzi che sono illeciti e che quindi sono attualmente oggetto di controllo. Stiamo parlando di un prodotto in particolare, particolarmente apprezzato dagli italiani: scopriamo qual è
Rincari sul cibo: è questo il prodotto più costoso nei supermercati
A lanciare l’allarme è stata la Codacons insieme a Coldiretti. Il prezzo della pasta è infatti aumentato in modo vertiginoso, ma si tratterebbe di un rincaro ingiustificato. Questo prodotto ha subito dei rincari davvero pesanti e quindi il suo acquisto grava non poco sul budget annuo di una famiglia media. Per non parlare poi che la maggior parte degli italiani sono già assai provati dall’aumento dei prezzi causato dallo scontro tra Russia e Ucraina.
In questo caso però si parla di un aumento ingiustificato che presenta anomalie. Sia l’Antitrust che le Procure della Repubblica sono quindi state chiamate ad intervenire. La magistratura dovrà indagare su possibili illeciti sui listini al dettaglio, appunto della pasta. Il rincaro registrato è di circa 18,2%, ovvero circa 25 euro in più all’anno a famiglia. Messo così isolato, questo dato non è preoccupante, ma se aggiunto a tutti gli altri rincari, è sinonimo di salasso.
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