Solitamente tendiamo a buttare l’acqua con la quale cuociamo il riso, ma quando scoprirai tutte i modi per riutilizzarla, non lo farai più
Il riso è tra gli alimenti più consumati al mondo e succede spesso che lo sostituiamo alla pasta, soprattutto quando vogliamo puntare ad un’alimentazione equilibrata e salutare.
Ovviamente, così come la pasta, quando cuciniamo il riso tendiamo a scolarlo e a buttare via l’acqua di cottura.
Non tutti sanno però che può essere utilizzata per altri scopi, davvero preziosi, sia per il benessere della persona, sia per la pulizia della casa, quindi faccende domestiche.
Ma a cosa serve esattamente? Serve fredda o ancora calda? Scopriamo insieme a cosa serve l’acqua di cottura del riso e perché è così preziosa.
Acqua di cottura del riso: a cosa serve?
L’acqua di cottura o di risciacquo del riso ha davvero numerose proprietà. Una volta tolto il riso, quest’acqua si presenterà ricca di minerali, acido folico, ferro, potassio, zinco, magnesio e molte vitamine del gruppo B.
Ma non solo, questo tipo di acqua può essere usato anche come fertilizzante naturale per le piante in casa. Basta innaffiarle e dopo un po’ avranno un aspetto molto più sano.
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Acqua di cottura del riso: un alleato per il viso
I derivati del riso vengono fortemente utilizzati nella skin care, perché è un alleato per la bellezza. Ovviamente i primi a testarli sono stati proprio gli orientali. L’acqua del riso può essere utilizzata come detergente ma non solo.
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Quest’acqua ricca di proprietà libera la pelle dall’acne e funziona tantissimo sulle macchie della pelle, anche quelle solari. Una volta aver lavato il riso con l’acqua del riso, bisogna però lavare nuovamente il viso con acqua calda. Perché potrebbe rimanere qualche particella di amido che occluderebbe i pori.