Nonostante l’autunno sia stato lieve, regalandoci stupende giornate di sole, non possiamo dire lo stesso per i mesi invernali, in cui il freddo si fa sentire e non poco.
Purtroppo, dal momento che il tasso di inflazione continua a registrare livelli alti, con il freddo che stiamo avvertendo, non possiamo accendere i riscaldamenti in modo frequente, perché pesano parecchio in bolletta.
Possiamo dire che, tra tutti gli impianti in casa, i caloriferi sono i più energivori e ci fanno pagare parecchio a fine mese. Quello che più pesa in bolletta è sicuramente il climatizzatore, questo infatti rappresenta circa il 16% dei consumi sulle utenze. Spesso quindi, si cerca di sostituire questo elettrodomestico, con un combustibile, come il pellet, con il termosifone.
Pure per quanto riguarda i termosifoni, esistono degli stratagemmi da mettere in atto per poter consumare meno. Possiamo isolare il calore con il cosiddetto foglio termico, oppure accenderli per più tempo ad una temperatura minima, solo nelle stanze interessate.
Succede spesso, però, che quando accendiamo i termosifoni, questi non funzionano come dovrebbero, come se non riscaldassero, ma perché? Scopriamolo!
I termosifoni non riscaldano bene: ecco il motivo
Quando la pressione è troppo bassa, la caldaia va in blocco, i termosifoni non scaldano come dovrebbero e il sistema di riscaldamento non funziona. Per aumentare la pressione, basta aprire il rubinetto dell’acqua, ma se questo non fa salire la pressione, bisogna girare la chiave dell’acqua.
Se invece la pressione è troppo alta, la caldaia ovviamente va in blocco, l’impianto di riscaldamento si spegne e la pressione sale oltre i 3 bar.