Importanti novità arrivano direttamente dall’Ente INPS per quanto riguarda la cessione del quinto dello stipendio: ecco di cosa si tratta
La materia economia degli ultimi periodi sicuramente è soggetta ad un focus estremamente alto, essendo un periodo storico molto delicato.
Ed essendo un tema molto particolare, e il carovita sempre in crescita, gli italiano hanno sempre un occhio proteso verso i propri risparmi e sulle proprie rendite. Ed ecco che importanti novità riguardano anche la cessione del quinto dello stipendio.
In molti sono infatti gli italiani che hanno adottato questa misura economica, ed arrivano ora informazioni direttamente da parte dell’INPS. Ma di cosa si tratta? E cosa va a toccare questa nuova regolamentazione che dovrebbe essere pressoché immediata?
La cessione del quinto dello stipendio, comunemente chiamata cessione del quinto, è a tutti gli effetti un prestito personale, la cui estinzone passa direttamente tramite il versamento di quote dello stipendio, per un importo che è pari as un quinto del compenso netto. Una misura che, in Italia, è molto diffusa. Ma quali sono le novità che saranno introdotte? Le rende note direttamente l’istituto che ne detiene la regolamentazione, ovvero l’INPS.
Infatti, nel regolamento che sarà valido nel prossimo triennio, quello che andrà dal 2023 al 2025, è contenuto un regolamento che permette la concessione del prestito ai pensionati, la cui estinzione è possibile tramite il quinto della pensione. Pensioni che, anche loro, sono sempre al centro dell’attenzione. In parole povere, a partire dal triennio prossimo che partirà tra un mese, i lavoratori dipendenti avranno la possibilità di trasferire la cessione del quinto dello stipendio sulla pensione. Ad oggi, infatti questa possibilità non era contemplata, in quanto la durata del prestito non poteva eccedere quella del contratto lavorativo.
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Dal prossimo triennio invece sarà possibile “trasferire” il tutto anche sulla pensione. La stessa INPS spiega che proprio dall’inizio del mese di dicembre, ci sarà la possibilità per gli enti bancari e intermediari finanziari, potranno aderire a tale convenzione, a patto che siano in possesso dei requisiti necessari.
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Se entro il 31 dicembre, l’istanza dovesse avere esito positivo, sarà da subito al 1 gennaio 2023 operativa ed efficace. Una novità davvero importante che permetterà una boccata d’aria a milioni di lavoratori.
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