È possibile percepire l’indennità di disoccupazione e il Reddito di Cittadinanza insieme? La risposta è sì, ma in pochi conoscono come fare.
Il caro vita che sta impattando gli italiani e non solo, si sta facendo sentire eccome. E le risorse per tutte le famiglie iniziano a scarseggiare.
Il costo delle utenze è sempre in crescita verticale ed è difficile far fronte alle spese sia a chi ha un lavoro, e a maggior ragione ancor di più, a chi di lavoro non ne ha. E allora, requisiti permettendo, si affidano al Reddito di Cittadinanza o all’indennità di disoccupazione, quando prevista.
Ma è possibile percepire entrambe le misure? In molti non sanno che la cosa è possibile, e non conoscono i requisiti per poter beneficiare di entrambi gli indennizzi.
Naspi e Reddito di Cittadinanza: come averli entrambi
Chi perde in maniera involontaria il proprio posto di lavoro, ad esempio in caso di licenziamento o a chi vede scadere il proprio contratto a tempo determinato, ha diritto a percepire l’indennità di disoccupazione, ovvero la NASPI.
La sua durata, salvo diverse indicazioni, è di 24 mesi, e finché non si trova un nuovo posto di lavoro, in quell’arco temporale si può continuare a percepire. Anche il licenziamento per giusta causa è annoverato tra le situazioni in cui è prevista la NASPI. Ma è innegabile che talvolta quest’ultima non basta per portare avanti una vita quotidiana, a fronte di tutte le spese che si devono affrontare.
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In molti quindi si chiedono, è possibile unire alla NASPI anche il Reddito di Cittadinanza? Contrariamente a quanto si possa pensare, la risposta è affermativa: su può fare. In che modo? E quali parametri vanno rispettati?
Come fare
La percezione del Reddito di Cittadinanza ha visto cambiare i suoi requisiti. Questo anche a far fronte alle numerose domande illegittime. È comunque possibile percepire entrambe le misure di sostegno, a patto però che il proprio ISEE non superi i 9.360 euro, e che in relazione ai componenti familiari il proprio reddito familiare non superi i 6.000 euro.
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Oltre a non avere un patrimonio immobiliare che vada oltre i 30.000 euro, escludendo la propria unità abitativa. Questi sono i requisiti per poter usufruire di entrambe le misure, mediante le consuete modaltà riservate ad ognuna di esse.
In caso di dubbi, è bene afffidarsi a dei CAF che possano fare chiarezza sulle questione ed avanzare per voi le domande di assegnazione.