I bonus solitamente vengono erogati in base al reddito, così come quello da 200 euro, ma non sarà più così: ecco perché
I bonus non tardano ad arrivare, sia dallo Stato che dall’INPS, per andare incontro alle difficoltà degli italiani.
I contributi economici sono davvero necessari in questo periodo storico, dove il caro vita sta mettendo in ginocchio l’Italia intera. Qualsiasi bene o servizio che ci circonda è aumentato di prezzo e questo sta avendo delle conseguenze drastiche.
Le famiglie, soprattutto quelle numerose, sentono un disagio davvero alto sia nel pagare le bollette che fare la spesa. Su quest’ultima c’è stata davvero una stangata perché molti prodotti di prima necessità sono diventati inaccessibili. Le persone stanno mettendo in atto escamotage per risparmiare sia al supermercato che con le bollette.
Ed è per questo che lo stato, ma anche l’INPS, sta cercando di andare incontro alle esigenze dei cittadini. Spesse volte i bonus vengono stanziati a favore delle persone più in difficoltà, quindi in base al reddito annuale. Si tratta di tutte quelle persone e famiglie che incontrano maggiori disagi economici nella vita di tutti i giorni.
Con il bonus da 200 euro il reddito però non conta più: scopriamo perché
Bonus di 200 euro: il reddito non conta più
Molti si sono chiesti come si modificheranno le cose a livello di bonus, se ci sono modifiche di contratti. Ad esempio, se un lavoratore ha beneficiato del bonus da 200 euro quando percepiva un reddito imponibile di circa 2692 euro, deve restituirlo se il suo imponibile aumenta?
Se infatti nel corso dello stesso anno, lo stesso lavoratore arriva a 35mila euro, dovrebbe restituirlo?
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Per i lavoratori dipendenti però che appunto avevano avuto i 200 euro, non era prevista la possibilità di avere un reddito inferiore ai 35 mila euro. Per questi motivi, il lavoratore che in questo periodo ha percepito un reddito imponibile inferiore a 35.000 euro non dovranno restituire il bonus di 200 euro che è stato dato loro dal proprio datore di lavoro a Luglio.