IMU: come avere la doppia esenzione per non dover pagare nulla

Novità importante per quanto riguarda l’IMU: è possibile avere la doppia esenzione. Ecco cosa cambia e come richiederla

Un tema sempre molto caldo quello riguardante l’IMU. Sempre al centro di numerose polemiche, ormai da lungo periodo.

doppia esenzione IMU
È possibile oggi ottenre la doppia esenzione IMU-fonte foto Canva-tuttogratis.it

Ma adesso c’è una novità davvero importante, definitivamente sancita, per quanto riguarda la doppia esenzione. Una notizia che si attendeva da tempo e che ora è finalmente arrivata. Ecco di cosa si tratta e come bisogna ottenerla.

IMU: torna la doppia esenzione

doppia esenzione IMU
Torna la doppia esenzione IMU-fonte foto Canva-tuttogratis.it

L’IMU non dipende dal nucleo familiare. Così tramite la sentenza n° 209 depositata il 13 ottobre 2022, è stata dichiarata illegittima da parte della Corte Costituzionale, la norma (articolo 13 comma 2, quarto periodo) che di fatto andava a negare l’esenzione per i coniugi, dell’IMU.

In questo modo è stata evitata una forte penalizzazione a tutte quelle coppie che sono sposate, permettendo quindi la possibilità di ottenere la doppia esenzione. Una sentenza molto importante che scioglie finalmente il nodo sulla doppia esenzione, e che quindi per ogni abitazione di persone sposate è permessa la doppia esenzione stessa.

Rispetto alle coppie di fatto che non sono sposate, ma già hanno modo di usufruire del doppio benefit, proprio fondato sul principio del nucleo familiare. Se quindi eravate in dubbio se comprare ancora casa, ora potete anche riprendere i vostri sogni di gloria!

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Come si procede adesso

Il mercato delle case sta avendo una sua involuzione nell’ultimo periodo, e questo potrtebbe essere un periodo florido. Ma in molti, paradossalmente, sono timorosi dell’IMU. È stata una forma discriminatoria, in un certo senso, verso le coppie legalmente sposate e che non potevano usufruire del beneficio della doppia esenzione.

Sono quindi diventati legittimi i requisiti di nucleo familiare, residenza anagrafica e dimora abituale, così da permettere il beneficio. E tale beneficio, inoltre, è ottenibile anche all’interno dello stesso Comune di residenza.

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Una novità molto importante. La stessa Consulta ha poi rettificato l’impostazione della legge riferendo che chi si unisce in matrimonio in maniera legittima, non può essere sostanzialmente in alcun modo penalizzato.

All’ufficio dei tributi va richiesta la domanda di esenzione, può essere fatta in autonomia o si può chiedere l’ausilio di un terzo, come un CAF o Patronato. Una misura molto importante che rende giustizia a tutte quelle coppie che hanno investito sul nucleo familiare e sul matrimonio, ma che non avevano uguale trattamento rispetto alle coppie di fatto.

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