Tra poco più di un mese partiranno i Mondiali di calcio ed in Francia una città ha preso una dura decisione, andiamo a scoprire cosa.
I Mondiali di calcio, insieme alle Olimpiadi probabilmente sono l’organizzazione sportiva più attesa. Ogni 4 anni, 32 squadre di calcio rappresentano nazioni partecipanti si sfidano per la Coppa del Mondo, il trofeo più ambito da ogni calciatore. E per la prima volta questa edizione si svolgerà in un paese del Medio Oriente.
Zona del pianeta, non proprio abituata al calcio, nessuna nazionale ha vinto qualcosa di importante non si ricordano squadre che almeno siano arrivate almeno ai quarti di finale di ogni competizione iridata. Purtroppo in Qatar, paese ricchissimo economicamente, nonostante sia piccolo e minuto ci sono state delle polemiche che susseguono ancora oggi.
Come ben sappiamo, il Qatar è una nazione immersa nel deserto, e per costruire stadi avveniristici, l’ambiente ha subito parecchi problemi, dal punto di vista ecologico, col timore di non tutelare i diritti umani. Si giocherà tra un mesetto circa, e le temperature saranno abbastanza alte.
Ed ecco quindi la decisione della sindaca della città francese di Lille, Martine Aubry che attraverso un suo messaggio su Twitter ha deciso di non trasmettere le partite in diretta tv in nessun luogo pubblico. Quindi in questa città vicino Parigi non saranno installati megaschermi per riunire la tifoseria francese per seguire le partite.
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Non solo a Lille, non verranno trasmesse partite in luoghi pubblici, anche in un’altra città francese come Strasburgo, la sindaca Jeanne Barseghian per protesta contro i migliaia di morti sul lavoro per la costruzione di nuovi stadi in Qatar.
I tanti lavoratori che hanno perso la vita durante la costruzione di stadi nuovi (il Qatar non ne aveva tanti) ha determinato reazioni di disapprovazione. Già ci furono polemiche una decina d’anni fa quando l’Emirato ottenne la garanzia per ospitare i Mondiali, e i lavoratori provenivano da paesi asiatici più poveri.
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La nazionale della Danimarca, ha deciso insieme al suo sponsor ufficiale di oscurare il proprio stemma ufficiale in segno di protesta e di rispetto verso coloro che hanno perso la vita nella costruzione degli impianti. I danesi scenderanno in campo anche con una maglia nera, in segno di lutto.
Si prospetta, che non sarà l’una squadra a mostrare una forma di protesta, probabilmente anche la Norvegia presenterà un kit di disapprovazione per queste persone che hanno perso la vita.
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