Una novità estremamente importante introdotta nel mondo dei pignoramenti: una legge che consente un recupero dei soldi immediato.
Non sempre il recupero di una situazione debitoria è molto semplice. Ci sono dei cavilli giudiziari e di frequente le documentazioni presentate non sono sufficienti.
Oppure spesso si assiste a blocchi di conti correnti o di beni immobili, così come anche delle pensioni su cui esercitare il prelievo spettante. Ma questa misura non può essere più autorizzata.
È stata pertanto introdotta una nuova legge che favorirebbe il riscatto più rapido della propria situazione di credito. Ecco di cosa si tratta.
La nuova legge introdotta
Il pignoramento dei conti correnti, a fronte di informazioni generiche e non dettagliate, è ritenuto dalla Corte di Cassazione come illegittimo. L’atto esecutivo, infatti, per esser tale deve avere a corredo numerose informazioni fondamentali, e non generiche.
La Cassazione tramite la sua sentenza ha quindi introdotto nuove regole sul tema pignoramento. È stata introdotta una figura, individuata come liquidatore giudiziario. Che compito ha? Il liquidatore giudiziale tramite la liquidazione controllata. Il debitore, infatti, può rivolgersi presso un tribunale illustrando la propria situazione di credito, e ne sarà nominato uno.
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E a questo proposito il liquidatore metterà in campo ogni azione affinché venga recuperata la somma del debitore, in tempi molto rapidi. La sua azione mira a recuperare beni del debitore, da inserire all’asta e con il ricavato sanare la situazione debitoria.
Su cosa non può agire
Importanti novità riguardano anche le pensioni. Se siete debitori, occhio a cosa viene indicato, così come nelle cartelle esattoriali: potrerste non pagarle. Se pensate di agire per canali giudiziari per le cartelle esattoriali, potete fare anche riguardando crediti da esigere.
Il liquidatore non può agire su beni di prima necessità: ad esempio quelli necessari a mantenere la famiglia del debitore, o di egli stesso. Anche sulle pensioni ci sono novità: infatti le pensioni che comprendono altri assegni possono essere pignorate ma non per il doppio del totale mensile dell’assegno sociale, su base minima dei 1.000 euro.
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Coloro i quali possono ricorrere al liquidatore giudiziale sono tutti i professionisti, imprenditori, consumatori e start up.