Sarà imminente il cambio che giungerà tra qualche giorno, che condizionerà un po’ la vita di tutti noi. Andiamo a vedere i dettagli
Il Governo di Fratelli d’Italia si formerà per la metà del mese di ottobre, la Meloni vincitrice dovrà scegliere chi saranno i politici protagonisti al Parlamento per i prossimi anni e dovrà risolvere i problemi che purtroppo attanagliano l’Italia.
Gli aumenti di gas ed elettricità sono pressoché irrefrenabili e la popolazione italiana si trova in forte difficoltà per risolvere questo problema. C’è il forte rischio che anche i bonus e gli aiuti finanziari siano insufficienti a saldare le bollette.
Le bollette del gas saranno mensili
Il mese di settembre volge al termine e secondo l’Arera, l’autorità per l’energia le fatture arriveranno a domicilio mensilmente, non più ogni due mesi, come poco tempo fa. La data cui ci sarà questo cambiamento sarà il 1° ottobre. Non proprio una bella notizia per la fascia di consumatori con reddito più basso.
Questa modifica è stata avanzata dall’Unione nazionale consumatori, sui nuovi metodi di fatturazione di imposte sul mercato. Questa nuova misura, interesserebbe quasi 8 milioni di cittadini italiani, quasi un terzo dei consumatori totali.
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Questa riforma, ha già scatenato la reazione del Codacons, pronto già ad avanzare un ricorso al Tar, per il rischio di un imminente aumento dei prezzi. Secondo l’Arera, le “famiglie potendo pagare mensilmente avranno maggior possibilità di controllare meglio le proprie spese casalinghe”.
La risposta delle associazioni a tutela dei clienti
L’applicazione di questa nuova misura di pagamento, ha com’era prevedibile scatenato la reazione di società che sono a tutela dei consumatori. Ecco cosa sostiene Assoutenti: “Il passaggio dalle bollette bimestrali alle mensili rappresenta una misura del tutto inutile ed inefficace sul fronte delle tariffe e non apporterà alcun concreto beneficio alle famiglie italiane”.
Secondo l’authority, questo cambiamento è volto anche per un cambiamento nei confronti dello Stato. Le famiglie prima di questa nuova forma di pagamento daranno circa 1231 euro in più rispetto agli anni precedenti.
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Oggi in varie città italiane, sono già partite le prime proteste contro il caro bollette, soprattutto da parte dei disoccupati che avranno maggior difficoltà a saldare le fatture di gas ed altro materiale energetico fondamentale per le proprie abitazioni. I cittadini aspettano infatti dettagli su questi aumenti con rapidità dopo la fine della campagna elettorale.
