Guenda Goria elogia la Meloni e attacca Zorzi: scontro fra titani sui social

Guenda Goria, ex concorrente del Grande Fratello Vip e figlia di Amedeo Goria e Maria Teresa Ruta, ha sbottato sui social in favore della Meloni e contro Zorzi

“Voglio le scuse per averlo capito da subito che era una fake femminista” sono state queste le parole di Gaia Zorzi, sorella di Tommaso Zorzi, che nelle ultime ore ha deciso di rispondere a quello che ha scritto nelle storie di Instagram Guenda Goria, la famosa figlia di Amedeo Goria e di Maria Teresa Ruta.

Guenda ha partecipato alla quinta edizione del Grande Fratello Vip circa due anni fa e nella casa, cercò di distinguersi da tutti esternando il proprio femminismo che, a detta sua, era qualcosa per cui lottava da tantissimi anni con il suo lavoro. Alcuni atteggiamenti però avevano fatto pensare ai telespettatori che lei cercasse di strumentalizzare il femminismo e che ne parlasse addirittura in termini sbagliati.

Guenda Goria contro Gaia Zorzi: “Solo quando farai quello che faccio io potrai parlare”

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All’epoca aveva tantissime persone che la difendevano e pochi che non credevano a queste sue lotte: tra questi, Gaia Zorzi, che oggi ha capito di aver avuto sempre ragione.

Tutto è cominciato quando Guenda ha pubblicato una storia su Instagram per fare un elogio al primo discorso di Giorgia Meloni. Ha dichiarato, infatti, di aver apprezzato molto le sue parole e di essere curiosa di vedere quello che farà ora che è riuscita a vincere le elezioni.

Gaia, guardando la sua storia, ha risposto su Twitter dicendo di volere delle scuse perché sono anni che sostiene che Guenda non sia altro che una “fake femminista”. A queste parole, Guenda ha risposto con una storia su Instagram dove l’ha definita “piccola Zorzi” e ha aggiunto “solo dopo che avrai fatto quello che faccio io da femminista potrai parlare“.

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Guenda ha detto, infatti, che a novembre metterà in scena uno spettacolo proprio sulla violenza di genere. Parole che non sono state apprezzate, da chi l’ha accusata a maggior ragione di “monetizzare” e basta con le sue “finte battaglie”.

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