Questa mattina a Signa (Firenze), una donna di 46 anni è stata trovata morta nella sua casa: i carabinieri hanno fermato il fratello, ritenuto responsabile dell’omicidio.
Una giovane donna di 46 anni è stata trovata priva di vita all’interno della sua abitazione di Signa, comune in provincia di Firenze. Tutto è partito quando la cognata della vittima ha denunciato la scomparsa del marito che era uscito di casa dicendo di andare dalla sorella nei giorni scorsi.
I militari dell’Arma hanno dato il via alle ricerche rintracciando l’uomo, un 50enne, in un capanno vicino casa. Subito dopo si sono recati presso l’appartamento della 46enne rinvenendone il cadavere: dai primi accertamenti sarebbe stata soffocata. Il 50enne è stato sottoposto a fermo poiché ritenuto il presunto responsabile del delitto.
Signa, donna di 46 anni trovata morta in casa: fermato il fratello, si indaga per omicidio
Sono in corso le indagini sull’omicidio consumatosi nelle scorse ore in un appartamento di Signa (Firenze). La vittima è una donna di 46 anni che è stata trovata senza vita nella sua casa, sita in via Don Minzoni 18.
Secondo quanto ricostruito, scrive La Nazione, l’allarme è scattato ieri quando la cognata della donna si è recata presso la caserma dei carabinieri denunciando la scomparsa del marito 50enne di cui non aveva più notizie da giorni dopo che le aveva detto di voler andare dalla sorella. Immediatamente sono scattate le ricerche conclusesi stamane, mercoledì 21 settembre, quando il 50enne è stato trovato in un capanno nei pressi della sua casa.
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A quel punto, i carabinieri hanno deciso di andare a controllare l’appartamento della donna: qui la tragica scoperta. Sul posto sono arrivati il medico legale e gli uomini della Scientifica per gli accertamenti. Dai primi riscontri, riporta La Nazione, la vittima sarebbe stata strozzata e soffocata.
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Il 50enne, ritenuto il presunto omicida, è stato portato in caserma e sottoposto a fermo. Ora si sta indagando per determinare cosa potrebbe esserci alla base dell’omicidio: si ipotizza al momento che la donna possa essere stata aggredita al culmine di una lite scaturita da ragioni economiche, tesi ancora da confermare.