Non tutti lo sanno ma da oggi non pagare le spese di condominio si può; basta mettere in atto alcuni accorgimenti a cui prima non si faceva caso
Ormai le persone cercano davvero di fare qualsiasi cosa pur di risparmiare in vista del caro vita che sta mettendo in ginocchio il paese.
I rincari, negli ultimi mesi, hanno colpito soprattutto i beni di prima necessità, come quelli alimentari. Per non parlare delle bollette che sono aumentate circa del 70%. Pur di sopravvivere, i cittadini ne pensano davvero tante per risparmiare.
Le spese di condominio, anche se possono sembrare banali, possono gravare molto sul reddito a fine anno, ma anche a fine mese. Oltre all’affitto o al mutuo da pagare come rata mensile si aggiunge anche la spesa del condominio, che non è di certo irrilevante.
Non tutti lo sanno però, che esistono dei metodi per impugnare queste spese ed evitare di pagarle: scopriamo quali sono.
Solitamente le spese condominiali vengono divise in base ai millesimi di proprietà. È l’amministratore che si deve impegnare della riscossione di tutte le quote dei condomini. Tali spese vengono discusse e decise durante le assemblee.
Nella maggior parte dei casi a pagare di più è il condomino con più millesimi, cioè che ha un immobile più grande. Secondo il Codice Civile, infatti, le spese non vanno divise in parti uguali fra tutti. Questo però potrebbe accadere se venisse presa una decisione unanime tra tutti gli inquilini tramite un contratto in cui ognuno firma la sua volontà.
A pagare le spese condominiali sono sempre gli inquilini che occupano l’immobile, ovviamente quando le spese sono a regime ordinario. Quando invece si tratta di spese straordinarie, vanno sostenute dal locatore.
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Possiamo evitare di pagare le spese condominiali nel momento in cui si considera che una delibera dell’assemblea possa essere annullata e quindi impugnarla entro un mese. Si può impugnare, inoltre, anche nel caso l’assemblea abbia deciso delle spese non indispensabili, considerate quindi superflue e quindi essere contrari a pagarle.
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In ultimo, potremmo opporci al pagamento se sono stati calcolati erroneamente i millesimi. Possiamo chiedere la revisione e, qualora qualcuno avesse avuto un beneficio da tale errore, dovrà pagare quello che non ha pagato precedentemente.
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