Una poliziotta di 46 anni è morta ieri sera in ospedale, dove era stata portata tre giorni fa dopo essersi sparata con la pistola d’ordinanza nella Questura di Verona.
Non ce l’ha fatta la poliziotta di 46 anni che nei giorni scorsi aveva provato a togliersi la vita sparandosi all’interno della Questura di Verona. L’agente si trovava ricoverata in ospedale, dove ieri sera è stata dichiarata la morte cerebrale.
Distrutti dal dolore i familiari, i quali hanno dato già il consenso per la donazione degli organi che potranno salvare altre vite. Sotto choc i colleghi. Proprio uno di loro ha trovato la 46enne riversa nel suo ufficio in fin di vita ed ha lanciato l’allarme.
Verona, si spara nel suo ufficio in Questura: poliziotta di 46 anni muore dopo due giorni di agonia
È stata dichiarata ieri sera, mercoledì 14 settembre, la morte cerebrale della poliziotta che si era sparata nel suo ufficio della Questura lungadige Galtarossa di Verona.
La tragedia, come riportano i colleghi de L’Arena, nella serata di lunedì 12 settembre quando la 46enne avrebbe impugnato la pistola d’ordinanza e, dopo averla rivolta contro di sé, ha esploso un colpo. Un collega, recatosi presso l’ufficio dell’agente, l’ha trovata riversa sul pavimento. Immediatamente ha lanciato l’allarme avviando le prime manovre di rianimazione.
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Presso la Questura sono arrivati i sanitari del Suem 118 che hanno proseguito le operazioni di soccorso e successivamente hanno trasportato la poliziotta in ospedale, dove è stata ricoverata in condizioni critiche. Purtroppo, non si è mai ripresa e ieri sera è stata dichiarata dai medici la morte cerebrale. Dopo la notizia del decesso, riferisce L’Arena, i familiari hanno acconsentito all’espianto degli organi per la donazione.
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La tragedia ha gettato nello sconforto i parenti, gli amici ed i conoscenti dell’agente di polizia, che lascia un figlio di soli 5 anni. Sotto choc anche i suoi colleghi per i quali è stato attivato un servizio di supporto psicologico.
Una scia di sangue che non accenna ad arrestarsi quella dei suicidi tra gli appartenenti alle forze dell’ordine. Dall’inizio dell’anno ad oggi, secondo le stime, sono 49 le vittime in divisa che si sono tolte la vita. Una strage per cui da tempo i sindacati si battono chiedendo interventi.