1.300 euro per questa 10 mila lire che tutti abbiamo avuto in mano almeno una volta nella vita

Il vecchio conio può regalare ancora grandi soddisfazioni per coloro i quali hanno avuto la buona idea di conservare qualche banconota o moneta. Le tanto amate 10 mila lire potrebbero fruttare un piccolo tesoro

Se avete più di trent’anni sicuramente sarà passata tra le vostre mani più di una banconota da 10 mila lire.

I nostalgici non fanno che rimpiangere il vecchio conio, non abituandosi ancora alla circolazione dell’euro, nonostante sia la nostra moneta ormai da più di due decenni. 10 mila lire corrisponderebbero oggi a 5,16 euro, una cifra davvero irrisoria. Eppure, avendo in tasca quella sola banconota ci sentivamo ricchi. Gli 883 cantavano: “Con un deca non si può andar via, non ci basta neanche in pizzeria. Fermati un attimo all’automatico, almeno a piedi non ci lascerà in questa città”. Il deca rappresentava proprio 10 mila lire e, in realtà, bastavano eccome per una cena semplice con gli amici e ci si riempiva il serbatoio di motorini e automobili. Certo, il potere di acquisto è decisamene cambiato.

Banconota da 10 mila lire. Il valore è decisamente cambiato ma attenzione ad alcune caratteristiche

Le banconote da 10 mila lire raffiguranti lo scienziato e inventore Alessandro Volta furono emesse dal 1984 al 1998. Sul retro è raffigurata l’immagine del Tempio Voltiano a Como, sede dal 1928 di una esposizione permanente dedicata proprio alla memoria dell’illustre italiano, nativo della città lombarda. Vennero escluse dal corso legale il 28 febbraio 2002 con l’ingresso dell’euro.

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La banconota misura 133 mm x 70 mm e su di essa sono stampate le firme del Governatore della Banca d’Italia e del Cassiere.

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Attualmente, se tenuta in buone condizioni (meglio se in in Fior di Stampa, cioè immacolata), un’unità può essere scambiata per un valore variabile tra 10 e 250 euro.

Tuttavia, se siete in possesso di banconote con numeri di serie particolari (costituite ad esempio, da cifre tutte uguali o numeri sequenziali, tipo 123456), alcuni collezionisti numismatici sarebbero disposti a pagare fino a 700 euro.

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La cifra sale se la banconota in questione rientra nella Serie Sostitutiva, cioè designata dalla lettera iniziale X che indica unità stampate per sostituire dei pezzi difettosi: se in Fior di Stampa potreste ottenere fino a 1300 euro.