L’escursionista di 46 anni scomparso ieri da un campeggio di Falcade, in provincia di Belluno, è stato trovato privo di vita questa mattina da una squadra impegnata nelle ricerche.
Sono durate poche ore le ricerche dell’escursionista scomparso ieri sera nei pressi di un campeggio di Falcade, in provincia di Belluno. Il corpo senza vita del 46enne è stato trovato questa mattina in un bosco della zona.
A trovarlo, riverso al suolo, una squadra di ricerca che stava battendo l’area. Non si è potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo, sopraggiunta, secondo i primi accertamenti a causa di un malore improvviso durante una camminata. Sul posto anche i soccorsi del 118 ed i carabinieri.
Falcade, escursionista di 46 anni scomparso durante una passeggiata: trovato morto in un bosco
Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche di Tommaso Munaro, 46enne di Ferrara scomparso ieri pomeriggio a Falcade, in provincia di Belluno. Questa mattina, giovedì 1 settembre, intorno alle 11:00, è stato trovato il cadavere.
Tutto era partito nel tardo pomeriggio di ieri, quando la moglie aveva contattato le forze dell’ordine dopo le mancate risposte al telefono dell’uomo che squillava a vuoto. Il 46enne, riporta la stampa locale ed Il Gazzettino, aveva lasciato per una passeggiata il Campeggio Eden, dove soggiornava insieme al figlio e alla coniuge. Non vedendolo rientrare, quest’ultima ha denunciato la scomparsa facendo scattare la macchina delle ricerche a cui hanno preso parte gli uomini del soccorso alpino, i vigili del fuoco ed i carabinieri. Impegnate anche le squadre cinofile, i droni ed un elicottero.
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Stamane il tragico epilogo: una squadra che stava perlustrando la zona ha individuato il corpo dell’escursionista riverso al suolo. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione dello staff del Suem 118.
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Gli investigatori, riporta la redazione de Il Gazzettino, ipotizzano che l’escursionista si sia sentito male durante l’escursione in montagna nella Valle del Biois: un malore improvviso che non gli ha dato neanche il tempo di chiedere aiuto. L’autorità giudiziaria potrebbe non disporre ulteriori esami sulla salma che, dopo l’arrivo del nulla osta della magistratura, è stata trasportata sino al carro funebre.