Tutto quello che devi sapere sul Decreto Trasparenza: ecco quali saranno le conseguenze di queste nuove misure.
Il 29 luglio scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Trasparenza che va a modificare alcune norme molto importanti sul lavoro.
Durante questi ultimi due anni abbiamo visto numerosi cambiamenti, anche molto importanti, e questo nuovo decreto non è da meno. Fino a qualche settimana fa, si parlava del salario minimo e di tante altre modifiche che bisognerebbe apportare al mondo del lavoro. Finalmente, grazie al Decreto Trasparenza, alcune misure sono state attuate in linea con le direttive dell’Unione Europea. Vediamo subito cosa va a modificare questa nuova normativa.
Si sa che in Italia il mondo del lavoro è molto diverso rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. Sul nostro territorio sono ancora moltissime le persone che lavorano senza contratto e che percepiscono soldi a nero.
Sembra però che con le nuove disposizioni, come lo sconto contributivo per chi assume madri lavoratrici, pian piano la situazione stia migliorando. Infatti, spesso ci succede di incappare in nuove offerte di lavoro, anche da parte di grandissime aziende nazionali ed internazionali ed anche concorsi pubblici che offrono la possibilità di essere assunti a tempo indeterminato. Il Decreto Trasparenza, da poco entrato in vigore, ed in particolare dal 13 agosto, chiarisce alcuni punti importantissimi e che vanno ad incidere sul mondo del lavoro.
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Una delle norme più importanti riguarda la possibilità di svolgere un secondo lavoro. In particolare, il tuo datore di lavoro non può assolutamente vietarti di svolgere un altro impiego, basta che gli orari dello svolgimento delle due, o più, attività lavorative non coincidano. Se però dovesse sorgere un conflitto di interessi tra le varie attività che svolgi, allora non puoi avere più lavori. Stessa cosa se il secondo lavoro mette in pericolo la tua sicurezza e/o la tua salute.
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Il Decreto entra in vigore per le nuove assunzioni, quindi dopo il 13 agosto ed anche per i contratti sottoscritti dal 1 agosto dello scorso anno. Dovrai fare tu richiesta scritta al datore di lavoro di aggiornare il contratto in base alle nuove disposizioni oppure ricevere informazioni in merito al decreto. Rimangono esclusi dalla nuova normativa i lavoratori autonomi, chi ha contratti di agenzia e chi ha un lavoro che prevede meno di 3 ore a settimana in 4 settimane lavorative continuative.
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