E’ in arrivo un nuovo Decreto: si tratta dell’Aiuti Bis, pronto a giungere in soccorso in ognuno di noi. Ecco cosa dice.
Non è uno scherzo né un tranello: grazie al Decreto Aiuti Bis, infatti, potrebbe esserci un aumento sui salari e non solo.
Come ben sappiamo, la situazione attuale in Italia è molto critica. Tra crisi energetica e condizioni di lavoro sempre meno a favore dei dipendenti, infatti, non è certo raro assistere a una vera e propria scia di fuga di cervelli. Sono sempre più numerosi i giovani che preferiscono lasciare il nostro paese per raggiungere fortuna e una maggiore meritocrazia al di fuori, in paesi internazionali. Condizioni di lavoro disastrose, posti precari e stress mentale sono solo alcuni degli effetti collaterali in cui corrono i nostri lavoratori. Da oggi, però, le cose potrebbero almeno un po’ cambiare. E’ infatti in arrivo il Decreto Aiuti Bis: ecco di cosa si tratta e, soprattutto, chi può richiederlo.
Sembra quasi uno scherzo ma in realtà è così: nessun Pesce d’Aprile in arrivo per noi ma solo l’iniziativa del Decreto Aiuti Bis. Grazie a quest’ultima iniziativa, infatti, è previsto un taglio del cuneo fiscale. Conseguenza di questo taglio dovrebbe essere proprio l’aumento fino a duecento euro nella paga dei lavoratori. E’ una misura a cui il Governo sta lavorando per alzare il netto della busta paga e soprattutto andare incontro ai cittadini italiani. Ma continuate a leggere per scoprire insieme a noi di Tuttogratis.it di cosa si tratta nello specifico.
Nonostante sia ancora in fase di bozza e costruzione, il Decreto Aiuti Bis appare sin da ora molto ghiotto agli occhi di tutti i cittadini italiani. L’ipotesi più in voga riguarda infatti un ulteriore taglio dei contributi, che dovrebbe aggiungersi a quello attualmente già in vigore. Per dirla in parole semplici, quindi, si prevede (almeno in linea teorica, per il momento) un aumento del netto in busta paga. Grazie, per tanto, al taglio dei contributi si dovrebbe arrivare a un ulteriore bonus e benefit. Per capire come funziona, vi basti sapere che i contributi previdenziali saranno versati in parte dal datore di lavoro e in parte dal lavoro stesso, per un totale del 33% della retribuzione stessa.
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In questo momento, infatti, la quota a carico di un lavorator del settore privato è di 9,19%, mentre nel settore pubblico è del 8,80%. Due valori, questi, che si abbasseranno se il Decreto Aiuti Bis verrà considerato validi e passerà. Attualmente, ad esempio, da gennaio fino a dicembre è in vigore un taglio dei contributi dell’0,8%. Questo, però, viene applicato unicamente ai lavoratori dipendenti che hanno una retribuzione mensile lorda non superiore a 2.692 euro.
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Con l’avvento del Decreto Aiuti Bis, invece, si presuppone di replicare la misura introdotta con la Legge di Bilancio 2022 con un ulteriore taglio tra l’0,8 e il 1%. Da settembre, per tanto, il taglio dei contributi dovrebbe ammontare a circa l’1,8%. In questo modo, corrisponderà a circa 46 euro in busta paga. Per scoprire qualcosa di più dovremo, tuttavia, aspettare che diventi più ufficiale e non più solo un’ipotesi.
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