È stato dichiarato che chi trasgredirà questa regola riguardo il reddito di cittadinanza, andrà in contro ad un anno di detenzione
Sempre più persone oggigiorno percepiscono il reddito di cittadinanza, questo è dovuto alla grave crisi economica in cui verte il nostro paese.
L’inflazione infatti continua a causare rialzi anche ai beni di prima necessità come il carburante che è salito ai livelli massimi. È sempre più difficile anche fare la spesa, cercando di risparmiare anche sulle piccole cose. Per non parlare delle utenze che sono sempre più alte e rendono difficile arrivare a fine mese. A tale scopo lo stato ha cercato di andare incontro ai cittadini con delle agevolazioni e dei bonus, affinché aumenti il potere di acquisto. Sono stati stanziati bonus a lavoratori e pensionati, come quello del valore di 200 euro, ma anche alle casalinghe che hanno raggiunto il 64 anni di età. Quello che però, permette a molte famiglie di sopravvivere anche senza lavorare è il reddito di cittadinanza. Tuttavia, riguardo questo bonus però ci sono alcune clausole da rispettare, altrimenti si va incontro a sanzioni pesanti. Dalle ultime modifiche infatti, si rischierebbe addirittura il carcere.
Cosa succede a chi non rispetta questa regola
Sono state molte le truffe relative al reddito di cittadinanza, che hanno portato a delle revisioni dello stesso. Rischia addirittura il carcere chi, nonostante percepisca il reddito, lavori anche a nero. In questo caso infatti chi è beneficiario del reddito, acquisirebbe anche una seconda entrata non contrattualizzata, andando contro la legge. A sancirlo è stata la corte di Cassazione il 9 Giugno del 2022.
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L’Inps infatti deve essere sempre aggiornato circa le modifiche che avvengono sul patrimonio personale. Secondo i giudici infatti “l’attività lavorativa, anche se irregolare viene retribuita”. Questo è successo ad un uomo di Messina che è stato condannato ad un anno di reclusione. Il soggetto aveva dichiarato che si trattasse di un lavoro gratuito e quindi non remunerato, che veniva svolto in cambio di regalie.
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Questa dichiarazione però non ha convinto gli inquirenti, che hanno così condannato l’uomo. Si rischia quindi il carcere se si percepisce reddito di cittadinanza, qualunque sia la somma, e allo stesso tempo si lavora in nero.