In alcuni contesti lavorativi, c’è il timore di non percepire quanto ci spetta. Ma il fondo apposito dell’INPS è la risposta a tutte queste casistiche
Il lavoro non sempre è sinonimo di pagamento. Ci sono alcuni casi in cui il lavoratore ha da recuperare delle spettanze che non sempre gli sono liquidate.
Il lavoratore potrebbe perdere di vista alcuni concetti, come il versamento dei contributi o il TFR, tutte voci indicate in busta paga ma che spesso ignoriamo. Interessano soltanto quando è il momento di percepirle. Oppure ci sono casi in cui, per un motivo o per un altro, un datore di lavoro non paga lo stipendio del dipendente. Cosa si fa in questi casi? Come è possibile recuperare quanto si è perso? L’INPS ha la risposta.
Per esser precisi, si chiama Fondo di Garanzia. È un fondo attraverso il quale l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale si sostituisce al datore di lavoro per effettuare dei pagamenti. E nel caso dei lavoratori, non perderanno soldi. Si pensi in situazioni in cui il datore non è in grado di pagare il dipendente. Ad esempio un fallimento. Il lavoratore ha diritto al suo stipendio, ed è qui che interviene l’INPS. È un fondo istituito grazie a versamenti mensili che le aziende fanno appunto all’INPS, ovvero lo 0,2 % della retribuzione imponibile. In questo modo si crea il fondo che possa sostenere questi imprevisti, regolamentati affinché possano essere garantiti i pagamenti. Ma le domande più diffuse sono: quanto paga il Fondo e in quali circostanze? Bisogna stare sempre al passo con l’INPS, in quanto le novità sono in continuo aggiornamento.
Va precisato che il Fondo di Garanzia non copre tutto il periodo in cui un lavoratore è sprovvisto di stipendio. Ma pagherà gli ultimi tre mesi nell’ordine dei 3600 euro lordi. Le pratiche scattano dopo 30 giorni in cui, ad esempio, è notificato il fallimento di un’azienda. Per quanto riguarda il TFR, a differenza degli stipendi, sarà liquidato in tutta la sua parte di importo. Allo stesso modo anche i contributi pensionistici che non sono stati versati, saranno garantiti dal Fondo. È possibile fare domanda, con documentazione lavorativa alla mano, tramite un Patronato. Meglio affidarsi ad un CAF per evitare di sbagliare passaggi: un errore potrebbe costare caro. È un Fondo di cui non tutti sono al corrente, e fa bene sapere che si possono avere le spalle coperte in caso di problemi aziendali. Di certo non si dormirebbero sogni tranquilli, ma almeno mezzo occhio si può chiudere.
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