Si avvicina il periodo delle tanto attese e meritate ferie. Bisogna fare attenzione è però a quanto è riportato in busta paga e se il corrispettivo è corretto: ecco come scoprirlo
La bella stagione, l’estate, sta entrando nel vivo e con essa anche la richiesta delle meritate ferie e dei relativi permessi da dover smaltire.
Ogni lavoratore è sempre colto dal dubbio su quante ferie gli spettano, quante ore di permesso ha a disposizione e soprattutto come sono indicati in busta paga sia gli importi che le quantità. E allora basta concentrarsi pochi minuti sulla propria busta paga e comprendere il tutto. Innanzitutto, alla domanda “quante ferie mi spettano?”, se non diversamente specificato dal proprio contratto, un lavoratore dipendente a tempo pieno ha diritto a 26 giorni di ferie all’anno. Ovvero circa poco più di 2 giorni al mese, mentre le ore dei permessi (ROL/PAR), sono determinati dal contratto collettivo del lavoratore che l’aziende applica.
Come si leggono le ferie in busta paga?
Generalmente non si troverà il totale di giorni spettante, ma sarà tutto calcolato in ore e questi valori sono indicati il più delle volte, nella parte bassa della busta paga. È di certo la parte più complessa da leggere anche perché la più popolata di dati. Si troverà il calcolo delle ore di ferie maturate e dei permessi in base ai giorni lavorativi effettuati. A queste voci inoltre si sommano quelli in essere, ovvero maturati nell’anno in corso e quelli non goduti nell’anno precedente con il relativo saldo. Oltre a quelle di cui si è goduto. Se sono riportate in ore, per comprendere quanti giorni di ferie restano basta fare una semplice divisione. Va eseguito, infatti, il rapporto tra l’orario medio del lavoratore (generalmente 8 ore), e il totale delle ore di ferie e permessi e accumulati. Il risultato sarà il totale dei giorni di ferie maturati. Le ore in più, possono essere utilizzati anche come permessi, ma è bene anche ricordare che spesso alcune aziende hanno diverse regolamentazioni, ma questa, di fondo, è la linea generale. Una volta capite le ferie, non tocca che prenotare le meritate vacanze cogliendo la giusta offerta anche sul web.
L’importo delle ferie godute
Con i prezzi shock delle vacanze attuali, è anche giusto capire se le ferie siano effettivamente pagate per non farsi sfuggire nulla. Va fatta quindi attenzione sull’importo delle ferie. Infatti, una volta che le ferie sono godute deve essere anche riportato il relativo costo. E come si evince? Di fianco alla voce “ferie godute” (o simile, a seconda della busta paga) deve essere riportato nella base l’importo della retribuzione oraria contrattuale pattuita con il lavoratore. Bisogna anche fare attenzione alle “ferie non godute”, ovvero quei giorni rossi da calendario che avvengono di fine settimana e che non sono effettivamente godute. Quei giorni, devono essere riportati e specificati dell’importo base pattuito con il lavoratore.