L’Agenzia delle Entrate ha diffuso le tempistiche per il conguaglio Irpef per chi ha inviato dichiarazione dei redditi. Non sono previsti ritardi per i rimborsi o le trattenute, dato che sono state annunciate le tempistiche identiche a quelle dello scorso anno. Qualunque sarà il destino sancito dalla dichiarazione dei redditi, l’importo verrà prelevato o versato direttamente sul cedolino della pensione.
L’Istituto ha già specificato alcune differenze importanti. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti potrebbero già ricevere il rimborso nella busta paga di luglio, mentre i pensionati dovranno aspettare almeno fino ad agosto.
Per sapere se ci sarà un rimborso o un prelievo bisogna basarsi sull’esito del conguaglio, il quale, a sua volta, è determinato dalla situazione contributiva. Il saldo da pagare deve essere versato da chi ha pagato meno tasse di quelle dovute. E’ possibile avere dei rimborsi, grazie alle detrazioni fiscali che rendono il saldo positivo.
Chi ha solo la pensione su cui contare, non dovrà pagare a debito, perché l’Irpef viene pagata mensilmente dall’Inps. Per cui, se quest’ultimo ha delle detrazioni o delle deduzioni da segnalare nella dichiarazione, può ottenere dei soldi in più.
Invece, chi ha altri redditi, e quindi due CU, molto probabilmente andrà a debito e dovrà pagare qualcosa all’erario.
La scadenza ultima per l’invio della dichiarazione dei redditi è il 30 settembre. Ovviamente, è possibile ricevere o vedersi prelevati i soldi anche prima: dipende tutto da quando si ha inviato la dichiarazione.
L’Inps ha già annunciato che, per quanto riguarda i pensionati, non partirà niente prima di agosto. Per cui sono da tenere sott’occhio le mensilità di agosto e di settembre.
Per chi aspetterà fino all’ultimo per inviare la dichiarazione dei redditi, potrebbe vedersi riconosciute le cifre solo a novembre.
Inoltre, bisogna essere a conoscenza che da un conguaglio a credito che è superiore ai 4.000€, il rimborso potrebbe ritardare di qualche mese. Con delle somme del genere, l’Agenzia delle Entrate effettua dei controlli più specifici. In un caso del genere, il versamento sul cedolino avviene con un’unica soluzione, ossia la cifra che spetta a rimborso è versato tutta insieme.
Non vale lo stesso per il recupero delle somme a debito. Il pensionato ha due possibilità:
– pagare in un’unica soluzione, con una sola trattenuta;
– pagare in più tranche, con una rateizzazione alla quale però si applica un tasso di interesse (che di solito varia dallo 0,33% allo 0,44%).
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