Uno dei rischi principali di affittare casa è quello di non vedersi poi versato il canone di affitto. Negli ultimi anni, si è registrato un aumento delle morosità degli inquilini. Si tratta di una situazione disagevole, che però non da il permesso di intervenire liberamente. Cosa si deve fare.
Il danno apportato da un inquilino moroso consiste, sostanzialmente, negli affitti non percepiti, nelle spese legali da sostenere per lo sfratto e nel tempo che si spende a cercare un altro inquilino (compresi i mesi di canone persi).
Ci sono diversi modi per agire. L’unica cosa che si può far prima che il “fattaccio” accada è quello di sottoscrivere una polizza assicurativa apposita che copra questa eventualità, ossia il mancato pagamento del canone.
Tutti gli altri provvedimenti prevedono una serie di provvedimenti che si verificano dopo il mancato pagamento. Un proprietario di casa deve aspettare almeno 20 giorni dalla data prestabilita per pagare l’affitto, prima di procedere. In quel lasso di tempo, non può intervenire in alcun modo.
Ecco cosa deve fare al 21° giorno.
All’alba del 21° giorno, il proprietario di casa può inviare una lettera di diffida in cui chiede al suo affittuario di procedere con il versamento del canone, entro 5 giorni. Se l’inquilino paga, la questione si chiude lì, se non paga ci sono due strade da seguire: mediazione o sfratto.
Lo sfratto è la procedura giudiziaria con cui si impone all’inquilino moroso di lasciare l’abitazione. Il problema è che è molto lunga dal punto di vita temporale: ci vogliono mesi prima di ottenere l’atto ufficiale di sfratto. In questo lasso di tempo, l’inquilino può continuare tranquillamente a vivere nella casa affittata e se ne dovrà andare solo dopo che la procedura sarà terminata. Nei casi peggiori, dovrà intervenire un ufficiale giudiziario per mettere alla porta il moroso.
Fino a che non termina questa procedura, è assolutamente vietato staccare le utenze o sostituire le chiavi di casa.
Se si vuole agire in modo più rapido, invece, si può prendere in considerazione la mediazione. Si tratta di una formula meno costosa e più veloce, che è perfetta per le controversie sorte per via delle condizioni dell’abitazione. In questo modo, si può provare a risolvere la situazione e cercare di trovare un accordo.
Nel frattempo, è possibile – nonché consigliato informare l’Agenzia delle Entrate riguardo alla situazione di morosità, per ottenere una riduzione delle tasse che si andrebbero a pagare.
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