In questo 2022 cambiano moltissime cose per quanto riguarda il Contributo Unificato: ecco tutto quello che devi sapere in merito.
Quest’anno ci sono state moltissime novità per i contribuenti. Anche fiscalmente sono cambiate parecchie cose come la fatturazione elettronica o la dichiarazione dei redditi.
Quindi oggi voglio parlarti dei cambiamenti apportati anche al Contributo Unificato. Si tratta di una tassa che devi versare ogni qualvolta apri un contenzioso, che può essere ti tipo amministrativo, penale o civile. Quando infatti ti rivolgi alle vie legali, ci sono dei costi che devi sostenere e pagare fin da subito per aprire il procedimento. Il Contributo Unificato, appunto, mette insieme tutte queste spese che devi affrontare e che devi versare allo Stato. In questo 2022 ci sono parecchie novità che tutti dovrebbero sapere. Facciamo subito un po’ di chiarezza in merito.
Come ti ho già anticipato pocanzi, il Contributo Unificato comprende una serie di tasse e di costi che devi affrontare durante dei procedimenti legali. Sono compresi in questi costi anche l’imposta di bollo, l’imposta per l’iscrizione al ruolo, i diritti riservati alla cancelleria e di quelli chiamati a rispondere durante il procedimento giudiziario. Nel caso di un iter giuridico di natura civile, il costo del Contributo Unificato varia in base al valore stabilito della causa, per cui non è possibile dare una cifra certa senza conoscere la natura della controversia legale.
Per pagare questa tassa, ci sono diversi modi. Ad esempio, puoi pagare con un semplice bollettino postale in uno dei tantissimi uffici presenti sul territorio delle Poste Italiane, ma anche dal tabaccaio. Puoi pagarlo anche digitalmente attraverso PagoPa oppure con un F23 bancario. Non tutti sanno che versare questa tassa è molto importante, anche se non incide in nessun modo sulla causa. Ad esempio, il tuo legale, a causa di una disattenzione, potrebbe dimenticare di versare il Contributo Unificato, ma in questo caso non vai in contro ad alcun tipo di penalizzazione a livello processuale. Di certo però avrai un debito fiscale che dovrai poi saldare. Se non vuoi pagare questa tassa, puoi usufruire di alcuni escamotage. Per esempio, se ti rivolgi ad un legale che appartiene al gratuito patrocinio, non sei obbligato a versare questa tassa. Sei esentato anche nel caso in cui si tratti di una causa contro il tuo datore di lavoro.
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