Una casa editrice è un’istituzione fondamentale per chiunque abbia delle aspirazioni letterarie. La figura dell’editore è un elemento di riferimento fondamentale per uno scrittore, soprattutto per uno emergente. Tuttavia il rapporto può essere piuttosto contrastato, per cui è bene fare attenzione.
Chiunque voglia entrare a far parte del mondo della scrittura e voglia tentare di divulgare in maniera “professionale” le proprie opere, deve mettersi alla ricerca di una casa editrice.
Si tratta di un compito estremamente importante e tutt’altro che semplice da realizzare. Prima di tutto bisogna riuscire a trovare un editore che sia colpito dall’opera e accetti di prenderla in considerazione.
Ma, bisogna stare molto attenti ai professionisti con cui si decide di intrecciare una relazione professionale: può capitare, se ci sono delle divergenze di contenuti, di incappare in un rapporto lavorativo estremamente conflittuale.
Case Editrici: sperimentare potrebbe essere la risposta
Se si vuole evitare a tutti i costi di finire in quello che potrebbe essere considerato un incontro “conflittuale”, si può tentare un approccio leggermente diverso. Nello specifico, si potrebbe optare per una realtà più giovane ed innovativa, che ha deciso di adottare una differente linea di pensiero.
E’ il caso della casa editrice Blitos, che ha una doppia faccia: casa editrice ed associazione culturale. Il modus operandi prevede una posizione centrale dello scrittore che, solitamente, viene messo da parte dopo la pubblicazione del libro. La Blitos ha un ufficio stampa, che lavorerà gratuitamente per cercare di far conoscere il più possibile l’opera pubblicata.
Nel panorama del mondo dell’editoria ci sono altri esempi. Uno di questi è quello della Geeko Editor, che ha un modo molto particolare di scegliere i manoscritti da pubblicare.
L’ultima decisione spetta agli utenti iscritti al sito: si tratta di una sorta di votazione popolare. In questo modo, la decisione non si basa solo sui gusti di una persona, ma su una platea un po’ più ampia.